Giarrusso: “Attorno a Conte vedo un cerchio tragico. Ai proclami non seguono le azioni”

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La verità rende liberi: questo doveva essere il principio del Movimento, ma se passiamo dal sostenere l’onestà al sostenere l’omertà, siamo finiti». Dino Giarrusso, eurodeputato M5S, è un fiume in piena.

Lei è stato accusato dal vice di Conte Riccardo Ricciardi di cercare visibilità.
«Mi fa ridere molto che lo dica Ricciardi. Facciamo un sondaggio: quanti conoscono Ricciardi e quanti conoscono me. Io ho visibilità grazie al mio precedente lavoro, Ricciardi se ne ha, ce l’ha grazie a una nomina dall’alto».

Ma è una scelta legittima di Conte.
«Certo. Ha nominato tutti: vice, esponenti dei comitati, e prima o poi i referenti territoriali. Noi eravamo il partito della democrazia diretta, Conte ne parla sempre ma finora si è limitato a plebisciti: mi volete sì o no? Nessuna elezione, nessun candidato, solo nomine come nemmeno nei vecchi partiti accade».

Scusi, ma sta accusando Conte di scegliersi un suo cerchio magico?
«Lo chiamerei cerchio tragico, visti i risultati che sta ottenendo. Conte è stato un eccellente premier e in Europa ha fatto un capolavoro. Io sono smarrito perché da lui capo politico tutto mi aspettavo tranne un peggioramento».

Ma cosa pensa della sua posizione sulle armi?
«La condivido! Sulle armi non possiamo accettare una escalation».

E sul no all’inceneritore?
«Credo che sia una battaglia giusta, sacrosanta.».

E il ddl concorrenza?
«Guardi, il problema vero è la nostra permanenza nel governo Draghi: quello che sta facendo è contrario ai nostri valori. Non esiste che il premier parli male in Europa di una misura bandiera del partito di maggioranza, senza conseguenze politiche.

A noi è successo con il superbonus, peraltro esaltato dalla Merkel: possiamo accettare questo? E su armi e inceneritori possiamo subire ancora?».