Gino Strada a Piazzapulita

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LA7 sulle contraddizioni tra la carenza di risorse economiche per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e le spese per armi, aerei e sottomarini.

“Ho sentimenti di dolore per i tantissimi morti, ma anche sentimenti quasi di rabbia. Vedo che in questo momento nel nostro Paese, dove dovremmo davvero essere tutti uniti e fare qualcosa per la nostra comunità, si ragiona sul fare commissioni per due sottomarini. Qualcosa come 2,3 miliardi di euro. Questo è un crimine sociale.”

“Stiamo chiudendo le fabbriche, tranne quelle, come dire, ‘non essenziali’, ma la nostra politica ritiene che le fabbriche di armi siano essenziali, perché allo stato attuale sono tutte aperte. E vanno avanti con le commesse militari. Una follia, anzi un crimine.”

“Non penso si tratti di eroismo [quello di medici e infermieri], ma di un grande senso di responsabilità, cosa che, per esempio, la politica non dimostra. A Bergamo abbiamo faticato e abbiamo fatto sforzi enormi per dotarci di letti di terapia intensiva. Soltanto con il costo di un F35 metteremmo in piedi 1500-2mila letti di terapia intensiva. Ma nessuno ne vuole parlare, come nessuno parla della sanità pubblica, che viene ed è stata massacrata con tagli al personale e chiusura di ospedali. E poi ci ritroviamo col fiato corto. Forse bisognerà ripensare a dove mettere le risorse e capire che sarà necessario metterle nei servizi sanitari e non nelle armi.”