Il 7 febbraio si è celebrata la Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, un’occasione fondamentale per riflettere su una problematica sempre più diffusa tra i giovani
Il bullismo, nelle sue diverse forme, colpisce milioni di adolescenti, minando la loro autostima, la loro sicurezza e, in alcuni casi, portando a conseguenze psicologiche molto gravi. Il cyberbullismo, amplificato dall’uso dei social media e delle tecnologie digitali, ha reso ancora più complessa questa dinamica, esponendo le vittime a un’aggressione continua, spesso invisibile agli occhi degli adulti.
Come psicologa, esperta in vittimologia, ho avuto modo di intervenire in molte scuole con progetti di prevenzione, coinvolgendo studenti, docenti e genitori. Il mio obiettivo è sensibilizzare i ragazzi, aiutarli a comprendere le dinamiche del bullismo e offrire strumenti concreti per contrastarlo.
Il Bullismo e il Cyberbullismo: Cosa Sono e Come Riconoscerli
Il bullismo è un comportamento aggressivo e intenzionale che si manifesta attraverso:
* Violenza fisica (spinte, schiaffi, calci);
* Violenza verbale (offese, insulti, minacce);
* Esclusione sociale (emarginare un compagno, ignorarlo, diffondere voci su di lui).
Cyberbullismo!
Il cyberbullismo, invece, avviene online e può includere:
* Diffusione di contenuti offensivi o imbarazzanti attraverso social network, chat o forum;
* Messaggi di odio, minacce e insulti inviati via internet o SMS;
* Falsi profili creati per prendere in giro o denigrare qualcuno;
* Esclusione virtuale da gruppi e comunità online.
Interventi nelle Scuole: Prevenzione e Laboratori con i Ragazzi!
Nei miei interventi nelle scuole, ho avuto modo di incontrare e ascoltare gli adolescenti, fornendo loro strumenti per comprendere e contrastare il bullismo. Attraverso laboratori interattivi, ho aiutato i ragazzi a mettersi nei panni della vittima, a comprendere il potere delle parole e delle azioni, e a sviluppare empatia.
Gli Obiettivi dei Laboratori!
* Far capire il peso delle parole: una presa in giro, un insulto possono ferire più di quanto si pensi.
* Riflettere sulle conseguenze delle azioni: anche una “spinta per gioco” può far male e avere conseguenze impreviste.
* Insegnare il valore della solidarietà: essere spettatori passivi equivale a essere complici del bullo.
* Fornire strumenti di difesa e segnalazione: chi subisce bullismo deve sapere che può chiedere aiuto e a chi rivolgersi.
L’importanza del dialogo e del confronto con i ragazzi è fondamentale per aiutarli a riconoscere il problema, superare la paura di parlarne e adottare comportamenti positivi.
Il Ruolo degli Adulti: Genitori e Insegnanti in Prima Linea!
Per prevenire e contrastare il bullismo, è essenziale il ruolo degli adulti. Genitori e insegnanti devono imparare a riconoscere i segnali di disagio nei ragazzi, creare un ambiente scolastico e familiare sicuro e intervenire con tempestività.
Alcuni segnali di allarme nei ragazzi vittime di bullismo:
* Cambiamenti improvvisi nel comportamento (tristezza, isolamento, ansia);
* Paura o rifiuto di andare a scuola;
* Perdita di interesse nelle attività abituali;
* Disturbi del sonno o dell’appetito.
Concludo dicendo che per contrastare il bullismo e il cyberbullismo non è solo un dovere delle istituzioni, ma un impegno che deve coinvolgere tutti: scuola, famiglia, esperti, e soprattutto i ragazzi stessi. Creare spazi di ascolto, sensibilizzazione e supporto è fondamentale per costruire un ambiente scolastico e sociale più sicuro e inclusivo.
Continuerò a portare avanti la mia missione di sensibilizzazione e prevenzione, con incontri nelle scuole, laboratori esperienziali e progetti educativi per aiutare gli adolescenti a comprendere che ogni parola ha un peso, ogni gesto ha una conseguenza e che il rispetto è la chiave per un futuro migliore.
Dott.ssa Klarida Rrapaj




