Sono tanti i film, in forma di documentari, medio, corto o lungometraggi, d’animazione, che affrontano il tema ambientale. Che abbiano scopi didattici, vogliano far riflettere o presentino scenari apocalittici per scuotere le coscienze, il loro impatto è notevole, perché lo spettatore, nel suo stato semi-onirico, quasi tocca con mano le maestose vallate norvegesi dove i ghiacciai si stanno ritirando; vive ambienti sottomarini pieni di plastiche; percepisce l’asperità dell’altopiano boliviano dimenticato dalle piogge; “sperimenta” la moria delle api o la sedentarietà in un mondo futuribile, dove sono le macchine a far da padrone.
La salvaguardia dell’ambiente e del Pianeta non deve essere un tema da tenere a mente solo il 22 aprile, in occasione della Giornata della Terra, ma una priorità per tutti. Alcuni film lanciano questo allarme, eccone una carrellata:
L’alba del giorno dopo (The Day After Tomorrow) di Roland Emmerich (2004)
E’ un film apocalittico del cineasta tedesco Roland Emmerich, punto di riferimento dei disaster movie.
La storia gira intorno ad un paleoclimatologo che si trova a dover fronteggiare l’avvicinarsi di una nuova glaciazione frutto dei cambiamenti climatici, con parti di Antartide già distaccate a causa del riscaldamento globale.
Nel lungometraggio, in diverse parti del mondo si verificano eventi meteorologici improvvisi e drammatici: enormi chicchi di grandine flagellano Tokyo, uragani di una violenza mai registrata prima si abbattono sulle Hawaii, Nuova Delhi è sepolta sotto la neve e Los Angeles viene spazzata via da una serie di tornado devastanti.


