Tra il 1970 e il 2019, il 7% di tutti gli eventi catastrofici nel mondo sono stati legati alla siccità, ma hanno contribuito a ben il 34% delle morti legate ai disastri. Sempre più persone (circa 700 milioni) sperimentano periodi di siccità più lunghi rispetto al 1950. I rischi di siccità aumenteranno nel corso del XXI secolo in molte regioni, incrementando i rischi per l’intera economia.
Le conseguenze della siccità sull’agricoltura – A livello globale, tra il 1983 e il 2009, circa tre quarti delle aree coltivate globali (454 milioni di ettari) hanno subito perdite di produzione cumulative corrispondenti a 166 miliardi di dollari. L’aumento delle crisi idriche, dovute in parte ai cambiamenti climatici ma soprattutto alla cattiva e caotica gestione delle acque, evidenzia con sempre maggior urgenza la necessità di rivedere le modalità di gestione del patrimonio idrico. Anche in aree storicamente ricche d’acqua come la Pianura padana si assiste a problemi di scarsità d’acqua. In Europa almeno un terzo delle risorse idriche è destinato all’agricoltura. In Italia il settore agricolo assorbe il 60% dell’intera domanda di acqua del Paese, seguito dal settore industriale ed energetico con il 25% e dagli usi civili per il 15%. La scarsità di acqua nasce anche a monte: negli ultimi due decenni, il tasso globale di perdita di massa dei ghiacciai ha superato 0,5 metri di acqua equivalente per anno.


