Una tappa e due corse: la fuga dei volenterosi e, sia chiaro, più che meritevoli, e poi la classifica che si definisce per selezione naturale e attacchi che sembrano più dispetti che pensieri da lontano.
Che poi di cose tattiche ne sono successe pure, a cominciare dalla Bora Hansgrohe che cerca di mettere in difficoltà Carapaz e i suoi della Ineos.
Ma alla fine lo spettacolo è quello, con tanta fatica che merita rispetto ma minuti che si accumulano dalla fuga e il gruppo che sembra in un pareggio a tris. Certo non è bello veder salire il gruppo a passo da cicloamatore stanco. Valori livellati? Paura di rischiare le posizioni acquisite che comunque possono andare bene?
Nel finale Hindley rimane da solo, dopo aver “finito” tutti i suoi compagni di squadra. Carapaz fa il suo scatto, ma senza riscuotere secondipiù di tanto se non la sicurezza che in questo momento possa essere inattaccabile.



