Giuseppe Remuzzi – Le monetine di Roosevelt – Milano, Solferino, 2022. 220 p. (257)

0
70

Lettura particolare ed interessante questa, che riguarda, sinteticamente, la storia dell’Umanità letta attraverso le grandi epidemie ed i vaccini

Covid-19 compreso, aggiornato al settembre 2022.

Siamo in molti a non sapere che per sconfiggere la poliomielite – che prima del vaccino uccideva o lasciava menomati milioni di bambini – tra il 1938 ed il 1962 fu prima organizzata, promossa da Franklin Delano Roosevelt, una marcia e successivamente creata una fondazione attraverso la quale furono raccolti 630 milioni di dollari per trovare il vaccino che poi debellò quel flagello sociale.

Non solo la poliomielite, ma anche il vaiolo, la rabbia, la peste, il morbillo, il colera… il Covid-19: da sempre, e più specificatamente dal XIII al XX secolo, sono stati virus e batteri invisibili ad occhio nudo che hanno minacciato di far scomparire l’Umanità, e se siamo ancora qui a parlarne dobbiamo ringraziare i tanti ricercatori che – talvolta sbagliando in un primo tempo: la scienza e la ricerca richiedono sacrifici non solo economici – anche sperimentando su se stessi ed i loro figli, sono riusciti a trovare l’antidoto che ha permesso di salvare la vita a milioni di persone.

A volte dopo lunghi anni di sperimentazioni, qualche volta per caso, sempre applicando la scienza, che è conoscenza e verità non opinione e non impressione, queste persone hanno trovato la causa ed il rimedio a questi mali. Per il Covid-19, pensate, sono stati sufficienti circa 6 mesi appena – grazie a degli studi che erano stati già avviati – per arrivare al rimedio, un vero record! Cosa sarebbe successo se non ci fossero stati quegli studi precedenti è facile immaginarlo. I politici, i pubblici amministratori dovrebbero, tutti, non confondere il “consenso” con quelle verità e conoscenze; come pure i cittadini!

A tal proposito il libro cita un esempio lampante di come tanti cittadini, non conoscendo ed accettando la scienza, tendono a fidarsi di coloro che o hanno altri interessi o sono vicini alle loro impressioni.
Nel 1998 il gastroenterologo inglese Wakefild pubblicò un articolo sulla rivista scientifica Lancet contro il vaccino trivalente che immunizzava i bambini contro morbillo, parotite e rosolia. Egli disse che quel vaccino causava l’autismo (altra grave malattia) “dimenticando” di dire però – come fu scoperto in seguito – che il suo studio si era basato su soli 12 bimbi e che egli per quella “ricerca” aveva intascato 436mila dollari da Barr, un avvocato che aveva intentato una causa all’azienda che produceva i vaccini.
I promessi sposi, Manzoni, la peste, gli “untori”.

Fatto storico vero, questo degli untori: nel 1630 Guglielmo Piazza, il presunto untore della peste, e il barbiere Giangiacomo Mora furono condannati a morte perché accusati da una donna che al buio aveva visto ungere con stracci la porta di una casa; questo senza prove certe e per calmare la popolazione che era disarmata contro quel male “oscuro”.

La ricerca di Remuzzi invece cerca e trova numeri e dati che abbiamo dimenticato o non conosciamo a proposito di morbillo, vaiolo, colera, ecc.
La prima “quarantena” nasce a Venezia nel 1423 con il Lazzaretto vecchio e poi nel 1468 con il Lazzaretto nuovo e l’ospedale, unici punti di sbarco per tutti commercianti e di attracco per le navi di allora.

Prima del 1963 il morbillo, ogni anno, uccideva 2,5 milioni di persone, soprattutto bambini, eppure ancora oggi qualcuno non vuole vaccinare i propri figli.

Il non vaccinarsi o vaccinare i propri figli non è una scelta di libertà come si pensa, giacché quello scelta include anche la mia, la nostra libertà, di non venire a contatto con altri simili portatori di virus e batteri: viene prima di tutto la tutela della salute pubblica e poi quella individuale!

Nel XX secolo 500 milioni di persone sono morte di vaiolo, più di quelle di tutte le guerre ed epidemie. Il vaiolo è stato sradicato solo tra gli anni ’50 e ’60 del Novecento; possiamo allora stare tranquilli? No! Perché metà della Terra non è immunizzata… proprio come oggi col Covid-19! E non sappiamo ancora quali varianti può ancora creare!

Nel 2021 i vaccini anti Covid-19 hanno risparmiato 20 milioni di morti (Lancet) solo nei Paesi ricchi.
Insomma, ad ognuno il suo compito ed il suo mestiere; in ogni caso adoperiamo il cervello oltre che il cuore, fidiamoci della scienza e dei tanti anni di studi e ricerche e denari spesi per cercare rimedi ai così tanti mali e che hanno permesso di allungare la vita media dai 40 anni del Medio Evo agli attuali 80.
Questo in sintesi quanto racchiuso e ben scritto in quelle 220, oltre che interessanti anche utili, pagine.
Per finire una buona notizia: in Messico stanno studiando alcune piante che potrebbero fornire – se le ricerche daranno esito positivo – dei pomodori che contengono già il vaccino anti Covid-19!

franco cortese

Franco Cortese Notizie in un click