Monsignor Arjan Dodaj e Monsignor Angelo Massafra, a capo rispettivamente della Diocesi metropolitana di Tirana Durazzo e della Diocesi di Scutari, hanno dedicato i rispettivi messaggi della Vigilia di Natale alle nuove generazioni e alla necessità di una Politica trasparente e capace di promuovere l’impegno civico e sociale
Monsignor Arjan Dodaj, Arcivescovo dell’Arcidiocesi metropolitana di Tirana-Durazzo, nelle proprie riflessioni nel corso della Santa Messa del 24 Dicembre nella Cattedrale di San Paolo nel centro della Capitale albanese, ha sottolineato l’urgenza di rilanciare la natalità e di favorire opportunità reali per giovani in Patria affinché trovino un’alternativa all’emigrazione.
“Camminiamo come Popolo di Dio e come Pellegrini della speranza, celebriamo il Giubileo che segna i 2025 anni dalla nascita di Cristo. Dio va oltre le nostre opere, che in questo tempo fanno sempre più sentire i suoni della guerra, il grido della violenza e dell’ingiustizia, il ronzio della corruzione – ha constatato con amarezza Monsignor Dodaj – Il cuore dell’uomo sembra avere sepolto la voce della coscienza, nella vacua illusione di essere diventato come Dio e di sentirsi padrone della vita degli altri”.

Le tenebre e l’inverno del materialismo si possono contrastare riscoprendo la gioia della natalità e dell’amore verso i nuovi nati, che devono sentirsi benvenuti e bene accetti: “Nessun figlio è un errore, ma un dono. Quanto ha bisogno oggi il nostro Paese dei bambini e quanto i bambini hanno bisogno delle famiglie, degli educatori, delle politiche pro-vita e pro-famiglia! Altrimenti saremo destinati al tramonto a causa dell’esaurimento demografico e del materialismo galoppante”, ha aggiunto Dodaj, concludendo con una raccomandazione indirizzata alla classe politica: “I politici in particolare dovrebbero imparare a gestire la propria attività in maniera più sana per aiutare la popolazione a disintossicarsi dalla tendenza al conflitto, alla violenza e alla volgarità. I bambini e i giovani vi osservano e spesso vi imitano”.

Analogo il monito che Monsignor Angelo Massafra, da Scutari, a conclusione del proprio intenso mandato pastorale, ha voluto indirizzare alla comunità ecclesiale e laica dell’Albania del Nord: “A tutte le famiglie di questa terra, cari Albanesi, e in particolare a quelle di questa Arcidiocesi, auguro di avere rapporti sani secondo il modello della Famiglia sacrale. Auguro a voi giovani di aprirvi alla vita, di non rinunciare a costruire il vostro futuro seguendo la via del bene. A quanti vivono ancora difficoltà sociali ed economiche auguro di trovare il sostegno delle Istituzioni competenti. Ai malati, a casa o nelle strutture sanitarie, auguro di sentirsi trattati come Persone e non come numeri. Agli anziani e alle persone sole che soffrono la perdita causata dalla migrazione delle rispettive famiglie, auguro di trovare conforto nel sostegno della comunità in cui vivono. Ai Connazionali che vivono lontani dalla propria terra e dalla propria casa, auguro di non perdere l’amore per la patria e di sperare in un possibile ritorno facilitato da migliori condizioni di vita. A coloro che sono detenuti auguro ancora una volta di sperare in una vita onesta e in una seconda possibilità. Auguri a tutti i cristiani, cattolici, ortodossi e cittadini di buona volontà”.



