Nessun accordo, ma un confronto produttivo”, dice il repubblicano Kevin McCarthy, speaker (cioè presidente) della Camera dei Rappresentanti americana, uscendo dall’incontro con il presidente Joe Biden sull’innalzamento del tetto al debito pubblico degli Stati Uniti.
La discussione, precisa McCarthy, è stata utile sui temi dove esiste una differenza di opinioni.
La segretaria al Tesoro, Janet Yellen, da tempo preme perché si arrivi a un accordo: segnalando che gli Stati Uniti potrebbero non riuscire più a onorar ei loro obblighi dal 1 giugno, dato che nelle case del Tesoro sono rimasti solo 57 miliardi di dollari.
Il tetto del debito è uno strumento di controllo delle finanze pubbliche americane creato nel 1917.
Prima di allora ogni emissione di debito doveva essere autorizzata dal Congresso. Per far fronte alle spese legate all’entrata in guerra nel primo conflitto mondiale, il governo americano aveva però bisogno di maggiore flessibilità, pertanto l’iter legislativo fu modificato per poter ricorrere al debito più facilmente, ma entro limiti comunque prestabiliti
. Da allora il tetto al debito fissato per legge è lo strumento principale con cui il Congresso può controllare la spesa pubblica del governo. Ma che cosa intende e come funziona il tetto al debito pubblico negli Stati Uniti?



