Per quanto la cosa possa far ridere, credo invece che debba far riflettere perché nulla mi appare inverosimile quando il Sistema strozzino della economia mondiale si muove in un certo verso.
Un anno fa un colpo di Stato “bianco” ha portato Draghi a PdC, con un compito preciso:
la restaurazione della politica italiana che, col governo Conte ed il M5S, si era incanalato in una politica molto pericolosa per il Sistema, diciamo rivoluzionaria: contro le lobbies, contro la corruzione, verso una riforma elettorale, contro le spese folli e incontrollate dei grandi appalti, contro i contributi alla stampa dei grandi imprenditori, a favore degli ultimi, per un salario minimo, per impedire ai condannati il Parlamento e le candidature… una vera apocalisse per il Sistema.
Draghi garantiva il ritorno ai tempi d’oro, con tutto il marciume politico dentro una maggioranza anomala.
Ora, in piena seconda fase, si preparano alla terza fase: trasformare una Repubblica democratica in una dittatura democratica.
Un ossimoro già esistente con Draghi, col tacito consenso di tutte le forze politiche. Bisogna solo strutturarlo.
La guerra senza fine non consentirebbe una crisi di governo, ne’ elezioni. Come per il PdR: una proroga sine die a questo governo. Il tempo di far tornare indietro l’orologio della storia e per il Sistema di riappropriarsi di tutto ciò che aveva e stava perdendo.
Il nuovo ordine mondiale lo esige.
E per questo progetto non c’è spazio per partiti o movimenti “risorgimentali”, peraltro implosi sotto il peso insostenibile di riforme strutturali interne, troppo “dure” da digerire tutte insieme.
La DEMOCRAZIA è realmente a rischio.



