GONXHA AI TOUR OPERATOR: ALBANIA DESTINAZIONE TURISTICA CULTURALE SEMPRE PIÙ FORTE

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Il Ministro dell’Economia, assieme alla propria Vice Lira Pipa, ha svolto un incontro consultivo plenario con la platea dei responsabili delle agenzie di viaggio, evidenziando i numeri dei flussi generali degli arrivi e delle presenze a consuntivo del 2024, nel cui ambito una quota crescente ha prescelto siti di carattere storico artistico e culturale, destinati a vedere accresciuto il proprio peso specifico sul totale dei visitatori stimati in ulteriore aumento dall’estero per l’anno in corso

L’intervento del Viceministro Lira Pipa 

Il Ministro dell’Economia, Cultura e Innovazione, onorevole Blendi Gonxha, ha preordinato in data odierna un confronto consultivo con i rappresentanti delle agenzie turistiche del Paese, con l’obiettivo di coordinare i lavori di promozione dell’Albania come destinazione turistica culturale di livello mondiale.

Il titolare del competente dicastero del Governo Rama, in modo particolare, ha sottolineato che si sta lavorando congiuntamente per attrarre più visitatori, salvaguardare i beni storici e offrire ai turisti un’esperienza emozionale unica e indimenticabile della porta dei Balcani, nella prospettiva di una progressiva fidelizzazione per le stagioni successive e di una valorizzazione del principio di sussidiarietà sia orizzontale, fra pubblico e privato, che verticale, fra i diversi livelli di governo istituzionale e amministrativo.

“Oggi abbiamo svolto un momento centrale nella cooperazione tra il settore pubblico e quello privato, con l’obiettivo di migliorare le infrastrutture, aumentare la qualità dei servizi annessi e collegati e creare pacchetti turistici che mettano in risalto i valori unici del nostro patrimonio culturale”, ha sintetizzato il Ministro Gonxha, coadiuvato dal proprio team e dalla Viceministro delegata Lira Pipa.

Nel 2024 l’Albania è stata visitata da 11,7 milioni di cittadini stranieri, con una variazione positiva del 15,2 per cento a paragone dello stesso periodo dello scorso anno.

Oltre all’aumento degli arrivi dai Paesi della macro regione circostante, i dodici mesi passati hanno confermato l’aumento oramai stabile dei mercati dell’Europa occidentale, a partire da Italia, Germania, Francia e Regno Unito, ampliando la mappa dei mercati lontani e avvicinando gli stessi alla porta dei Balcani.