La conferenza plenaria ha contrassegnato un momento importante del sostegno della rappresentanza diplomatica della Commissione di Bruxelles alle amministrazioni locali del Paese dei Balcani
Con oltre 2,5 milioni di euro investiti in 19 Comuni, questo programma ha contribuito a migliorare i servizi di prossimità territoriale, annoverando all’incirca 50.000 cittadini beneficiari, in maggioranza giovani.
L’ambasciatore della Ue in Albania, Silvio Gonzato, presente il Sindaco Benet Beci, ha espresso felicità per l’annuncio di una nuova fase potenziata con l’attivazione di un budget quadruplicato di ammontare pari a 10 milioni di euro, volto a promuovere la transizione sostenibile la qualità della vita delle popolazioni.
“I governi locali sono i principali attori del percorso di integrazione dell’UE perché creano e gestiscono gran parte degli spazi e dei servizi pubblici ammissibili a finanziamento e sostegno e determinanti per la qualità della vita degli albanesi come futuri cittadini dell’UE”, ha sottolineato Gonzato.
“A Scutari, città simbolo della cooperazione, abbiamo discusso di come siano progrediti finora i progetti concreti di sviluppo finanziati da Bruxelles ed espressi dalle comunità locali con un impatto diretto sulla vita quotidiana. L’Unione Europea continuerà ad aiutare i Comuni albanesi perché possano ricevere maggiori fondi in modo globale e convergente, dialogando con la società civile, gli imprenditori, i gruppi giovanili e le comunità a rischio marginale”, ha sottolineato l’Ambasciatore Gonzato.
Grazie ai 23 edifici pubblici locali riabilitati dal programma UE per i Comuni, i cittadini possono ora contare su 68 unità e sportelli comunali ammodernati e migliorati, di cui beneficiano direttamente 49.332 appartenenti a comunità locali, di cui 32.787 giovani.
EU for Municipalities è la prima iniziativa dell’UE in Albania che offre opportunità finanziarie per investimenti esclusivamente indirizzati ai Comuni come città e come amministrazioni: la sua funzione è sostenere lo sviluppo delle infrastrutture locali consentendo servizi pubblici di migliore qualità e una transizione economica e sociale inclusiva e giusta, limitando il consumo del territorio e rigenerando gli spazi.
