“Tuttavia ritengo che Draghi si sia infastidito anche dell’atteggiamento del centrodestra che, un minuto dopo le sue dimissioni, ha cominciato a gridare al voto, al voto” aggiunge il leader di Azione.
Ciò, continua, “implica che nella Lega prevalga la linea dei governisti, quindi degli esponenti più responsabili, e che il Pd rinunci ad avere Conte in maggioranza, il che francamente non mi pare probabile”. “Senza queste condizioni eviterei la figuraccia di andare a chiedere a Draghi alcunché” conclude Calenda.



