Governo, i partiti mollano Draghi: al premier sempre più isolato resta solo il Pd

0
16
draghi
draghi

A Mario Draghi ormai son rimasti solo il Partito democratico e i centristi. E, a guardare bene, neanche tutti. Perché a spellarsi le mani per applaudire l’intervista – a dire il vero un tantino scolastica – rilasciata dal premier al Corriere della Sera e pubblicata nel giorno di Pasqua, sono stati il segretario del Pd Enrico Letta, la sua vice Tinagli, il ministro della Salute Roberto Speranza e qualche cespuglio centrista

. Poi il silenzio. Nessun commento da Silvio Berlusconi né da alcun esponente dello stato maggiore di Forza Italia. Neanche una parola dal segretario della Lega Matteo Salvini. Silenzio assordante pure dal MoVimento 5 Stelle e dal suo capo politico Giuseppe Conte. Insomma, l’appeal del Presidente del Consiglio sui i partiti di una maggioranza ormai divisa su tutto pare essere in caduta libera.

Eccezion fatta, appunto, per il Nazareno. E sì che Draghi aveva comunque provato a tendere una mano alle forze politiche, elogiandole per il lavoro portato avanti negli ultimi quattordici mesi.

Ma cos’ha detto Draghi al Corriere? Tra le altre cose, ha formulato un appello all’unità, rivendicando i risultati raggiunti.. «In un momento piano di incertezze, di potenziali instabilità, di fragilità interne ed esterne questo governo di unità nazionale continua a voler governare. Il mio messaggio ai partiti è questo: non sentitevi in una gabbia, progettate il futuro con ottimismo e fiducia, non con antagonismo e avversità. Abbiamo fatto molto, e lo abbiamo fatto insieme.

Dovremmo tutti avere la forza di dire agli italiani: guardate cosa avete realizzato in questi quattordici mesi. Penso alle vaccinazioni, alla crescita economica che abbiamo raggiunto nel 2021, al conseguimento degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Merito dei cittadini, ma anche delle forze politiche», le parole del premier, che ha aggiunto:«Questo governo ha fatto tanto. Ora avanti senza dividerci».