Prosegue in Commissione l’esame del dl n. 103 recante misure urgenti per la salvaguardia di Venezia e tutela delle vie d’acqua di interesse culturale
Nonché non potevano mancare le disposizioni urgenti per la tutela del lavoro, il decreto messo a punto dal governo dopo le sollecitazioni arrivate dell’Unesco su un possibile inserimento di Venezia nella black list dei siti a rischio. Il decreto prevede lo stop alle grandi navi (sopra le 25mila tonnellate) dal primo agosto. Ovviamente, la preoccupazione principale adesso è la tutela di migliaia di lavoratori, spesso tecnici specializzati, che hanno scarse possibilità di ricollocazione immediata. In totale sono stati presentati 88 emendamenti, 21 dei quali dichiarati inammissibili. Molti degli emendamenti presentati mirano a mettere al riparo il comparto della crocieristica ed i lavoratori che gravitavano su questa attività dagli inevitabili contraccolpi economici indotti dalle nuove limitazioni. Il futuro delle grandi navi infatti è sulle banchine container di Marghera, che però saranno pronte solo nella stagione 2022 e 2023. Sarebbe stato importante non arrivare ad agire così d’urgenza, creando criticità enormi per il lavoro e dunque la vita di tanti veneziani. La scelta di proteggere il più straordinario patrimonio dell’umanità che abbiamo, non era più rinviabile.
Il Movimento 5 Stelle sarà accanto alla città ed ai suoi cittadini in tutti i modi possibili. Le associazioni hanno chiesto integrazioni ai supporti finanziari per far fronte alla crisi occupazionale e vari gruppi politici, incluso il Movimento, hanno presentato emendamenti al riguardo. Non ci tireremo indietro anche in futuro. Venezia ora ha bisogno di buona politica e di interventi che valorizzino ancora di più l’immenso patrimonio culturale che non ha uguali nel mondo.


