La guerra in Ucraina e il piano Marshall per ricostruirla “con l’Italia che farà la sua parte”, passando per le elezioni in Lombardia, “la disponibilità a dare una mano c’è”, la prossima legge elettorale, “auspico sia proporzionale, nell’interesse dei cittadini” e il viaggio in Usa del premier Draghi”come De Gasperi”.
Per Tabacci “la distinzione che viene fatta tra armi di offesa e armi di difesa è una discussione di lana caprina”. La pace, sostiene il sottosegretario, “sarà merito dell’eroismo del popolo ucraino” ma “se noi non avessimo aiutato l’Ucraina, avremmo consegnato alla storia un delitto, la sottomissione, se non dispersione o peggio, di un popolo intero”. Nel suo recente viaggio negli Usa, osserva Tabacci, il premier Mario Draghi “ha esposto a Biden la necessità per l’Europa che venga compiuto ogni sforzo necessario per arrivare alla pace in Ucraina. Così come occorrerà uno sforzo straordinario per ricostruire il Paese invaso dalla Russia al termine del conflitto. E’ nostro dovere perché l’Italia è parte del consorzio mondiale rappresentato dall’Occidente e il nostro premier sin dal 24 febbraio è sempre stato un sostenitore convinto dell’ingresso dell’Ucraina in Europa. Per questo facciamo e faremo la nostra parte”.



