Human&Green Retail Forum 2025, la Dieta Mediterranea diventa algoritmo – 14 ottobre, Milano

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Il 14 ottobre a Milano si presenta un nuovo strumento che trasforma il patrimonio UNESCO della Dieta Mediterranea in intelligenza operativa per il retail italiano

Obiettivo: aiutare le persone a fare una spesa a minore impronta ambientale e a maggior equilibrio nutrizionale.

Milano – Siamo quello che mangiamo e, per lo più, quello che mangiamo lo compriamo al supermercato, dove avvengono circa il 70% delle nostre scelte alimentari.

Oggi sappiamo che queste scelte hanno conseguenze misurabili e a volte drammatiche: si calcola che 97.821 decessi prevenibili all’anno siano attribuibili a una cattiva dieta (fonte: Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo – SINuC 2022), e che l’alimentazione sia causa del 13,5% di tutti gli anni di vita persi per disabilità nel Paese (fonte: State of Health in the EU – Italy Country Health Profile 2021, European Commission).

Parallelamente, il 50% delle emissioni di gas serra legate ai consumi dei cittadini europei deriva dalle scelte alimentari (fonte: JRC 2022).

Di fronte a questi numeri, il punto vendita diventa il luogo cruciale dove si incrociano salute pubblica e sostenibilità ambientale. Oggi, infatti, l’84,5% della spesa degli italiani va a prodotti con green claim sul packaging. Eppure, secondo tutti gli indicatori disponibili, non si registra alcuna riduzione reale dell’impronta ambientale dei consumi.

Un paradosso che rivela il limite dell’approccio attuale: il dispositivo green ha fallito nel generare l’impatto necessario sia sul piano ambientale che su quello della salute pubblica.

La XV edizione dello Human&Green Retail Forum 2025

È in questo contesto che si sviluppa la XV edizione dello Human&Green Retail Forum 2025, il 14 ottobre presso la Fondazione Università degli Studi di Milano (UniMi).
Non solo un convegno, ma anche il momento in cui gli stakeholder della filiera agroalimentare italiana potranno confrontarsi con una soluzione operativa concreta e contribuire al suo sviluppo: Human&Green Retail Experience, il primo algoritmo che traduce i principi della Dieta Mediterranea UNESCO in decisioni commerciali quotidiane.

La Dieta Mediterranea: un framework che unisce salute, ambiente ed economia

La scelta della Dieta Mediterranea come sistema di riferimento non è casuale. Patrimonio immateriale UNESCO dal 2014, rappresenta l’unico modello alimentare scientificamente validato che integra simultaneamente benefici per la salute umana, sostenibilità ambientale e convenienza economica.

I dati lo dimostrano: l’adozione della Dieta Mediterranea potrebbe prevenire tra 15.000 e 30.000 morti ogni anno in Italia (fonte: PLOS ONE 2017, “Meat consumption reduction in Italian regions”), generare risparmi di 741 euro pro capite annualmente (fonte: Frontiers in Nutrition 2022, “True Cost Accounting of a healthy and sustainable diet in Italy”) e ridurre significativamente l’impronta carbonica dei consumi alimentari. Inoltre, contrariamente alla percezione comune, la Dieta Mediterranea è più economica della dieta italiana media attuale, pur garantendo una qualità nutrizionale superiore.

«La riforma costituzionale del 2022 ha posto salute e ambiente come limiti all’attività economica. Non è più solo un’opportunità, è un imperativo», sottolinea Enrico Giovannini, coordinatore scientifico del progetto e direttore scientifico ASviS.
«E il retail, attraverso cui passa la maggior parte delle scelte alimentari, si trova al centro di questa responsabilità».

«Nessuno che faccia seriamente il mestiere del distributore, del trasformatore o dell’agricoltore può ignorare la costante ricerca di salubrità da parte dei consumatori», aggiunge Mauro Lusetti, presidente Conad.
Una consapevolezza che sta emergendo nei quartier generali della distribuzione italiana e che trova nel Forum del 14 ottobre un momento di confronto operativo.

Dal patrimonio culturale all’intelligenza commerciale

Il progetto Human&Green Retail Experience nasce dai fondatori del Forum – NDB Il Marketing Consapevole e PLEF ETS – che hanno raccolto la collaborazione di Università degli studi di Milano, Future Food Institute, ASviS e partner operativi come Cortilia ed EasyCoop, che hanno già avviato i primi test. Il sistema assegna un punteggio da 0 a 100 a ogni prodotto, integrando aderenza mediterranea, livello di trasformazione, impatto ambientale e territorialità.

«L’esperienza che da 15 anni ci vede impegnati nel promuovere la sostenibilità nel largo consumo ci ha portato a individuare con largo anticipo la necessità di dare strumenti semplici e concreti al retail», spiega Domenico Canzoniero, co-fondatore del Forum e coordinatore del progetto.
«Sino ad oggi questo compito era affidato ai green claim, che però sono ormai su oltre l’80% dei prodotti senza aver generato un impatto significativo. C’è bisogno quindi di spostare l’attenzione sulle categorie di prodotto e incentivare quelle che rispecchiano la Dieta Mediterranea, per aiutare le persone a fare una spesa a minore impronta ambientale, a maggior equilibrio nutrizionale e anche più conveniente economicamente».

«La Dieta Mediterranea non è solo un modello alimentare, ma un codice culturale e antropologico. Un sistema di relazioni che abbraccia biodiversità, stagionalità, convivialità, interdipendenza con il territorio», aggiunge Sara Roversi, founder e presidente del Future Food Institute.
«Il progetto Human&Green Retail Experience nasce dalla volontà di trasformare questo patrimonio non in un claim nostalgico, ma in un criterio concreto di progettazione della distribuzione alimentare contemporanea».

La responsabilità della filiera

Al Forum del 14 ottobre interverranno i vertici di Conad e Coop Italia, i manager sostenibilità di Coralis, CRAI, Penny e Lidl, insieme ad aziende dell’industria alimentare (Fruttagel, Bolton Food, Oleificio Zucchi) e alle rappresentanze agricole (Confagricoltura, Coldiretti).

«Non puoi dire che ti interessa la salute del consumatore e poi spingere prodotti con molto zucchero», afferma Stanislao Fabbrino, presidente Fruttagel e amministratore delegato Deco Industrie.
«Questa è la sostenibilità del secondo tempo: quella che ti fa sposare principi anche quando possono mettere in discussione un po’ il tuo profitto. Se ci credi davvero, alle intenzioni devono seguire le azioni».

L’evento non sarà un’occasione per applaudire, ma per esprimere preferenze, sollevare questioni e contribuire con riflessioni strategiche. L’obiettivo è identificare gli operatori che vogliono proseguire il percorso e avviare una fase di progettazione condivisa per definire governance, standard, timeline e modalità operative di quello che si avvia ad essere il primo strumento che trasforma il patrimonio UNESCO della Dieta Mediterranea in intelligenza strategica per la distribuzione e per i consumatori.

A supporto del programma del Forum, sarà attiva un’area espositiva dedicata a quattro imprese che propongono prodotti e servizi innovativi e sostenibili: Dalla Torre Val di Non, storico burrificio, primo in Italia a ottenere l’autorizzazione ministeriale per il burro senza lattosio, puntando a prodotti che soddisfano esigenze nutrizionali e ambientali, Biopap, eccellenza italiana nel packaging compostabile, BiokW, che dalla valorizzazione delle biomasse residue agricole genera biochar offrendo una tecnologia di decarbonizzazione applicabile nei processi produttivi, e Ripet, che presenterà un innovativo modello di reverse vending machine per la raccolta selettiva degli imballaggi riciclabili.

L’evento, che beneficia della media partnership con Adnkronos, Distribuzione Moderna e Greenretail.news, sarà ospitato da Fondazione UNIMI, hub di innovazione tecnologica nelle aree delle Scienze della vita e della sostenibilità ambientaleche valorizza il capitale di conoscenze dell’Università degli Studi di Milano e dei suoi partner di ricerca.

Evento-preview: l’olio extravergine d’oliva come caso di studio

Il 13 ottobre, alla vigilia del Forum, HonestFood – partner del progetto – presenta a Milano (Palazzo Bovara, ore 17) i risultati della ricerca sulla filiera dell’olio EVO condotta dall’Osservatorio HonestFood-LIUC Business School. L’evento approfondirà il tema dell’olio extravergine d’oliva come esempio concreto di come trasparenza, qualità e sostenibilità possano trovare sintesi nella filiera agroalimentare italiana. Tra i relatori Chiara Mauri, Direttrice dell’Osservatorio e Mariella Cerullo – corporate communications e publics affairs directors dell’Oleificio Zucchi – che il giorno successivo porteranno al Forum la loro esperienza nella transizione verso modelli più sostenibili.

Informazioni pratiche

Data: 14 ottobre 2025
Sede: Fondazione Università degli Studi di Milano (UniMi), Palazzo Filarete – Viale Ortles 22/4, Milano
Programma completo e iscrizioni: greenretailforum.it