Il 2024 è stato un anno record come numero di persone in povertà

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Cresce il debito pubblico (sfiorerà il 137%), cresce la pressione fiscale (quasi il 43%), cresce il costo della vita, il numero dei poveri, il numero di italiani che se ne vanno all’estero. Gli indicatori negativi sono tanti.

E senza PNRR (che io avrei fatto diversamente e che la Meloni invece nemmeno voleva) noi oggi avremmo una crescita negativa. Penso che la sfida per il centrosinistra sia questa: c’è una parte di sinistra molto ideologica, che i media sintetizzano con l’espressione Pro-PAL. Nulla contro chi difende i palestinesi, sia chiaro: anzi io vorrei che tutti difendessimo i palestinesi, a cominciare da quelli fucilati alle spalle, in piazza, a Gaza dai terroristi di Hamas. Ma accanto ai Pro-PAL serve qualcosa di diverso. Diciamo che c’è una parte riformista che vorrei definire Pro-PIL: siamo noi che facciamo proposte e parliamo di crescita, di stipendi, di come abbassare le tasse. Se riusciamo a stare nel dibattito pubblico parlando più di questi temi, Giorgia Meloni va in difficoltà.

Perché dopo tre anni il quadro è chiaro: la Premier non ha fatto nulla di sostanziale per la nostra economia.”