Grazie al rifinanziamento previsto dal decreto-legge ‘Sostegni bis’
E ai residui della gestione 2020, il 3 giugno 2021 il Fondo SIMEST 394/81 tornerà accessibile per le nostre imprese esportatrici con una dotazione complessiva di circa 2 miliardi di euro tra finanza agevolata e componente a fondo perduto. Abbiamo lavorato duramente insieme al Ministero dell’Economia per ottenere questo risultato in una fase in cui il nostro tessuto produttivo, seppur in ripresa, è ancora fragile dopo 15 mesi di pandemia.
Fino alla fine del 2021, in linea con la disciplina speciale dell’Unione Europea sugli aiuti di stato collegati all’emergenza sanitaria, la percentuale massima di contributo a fondo perduto ammonterà al 25% del finanziamento ottenuto e potrà riguardare tutte le operazioni del fondo 394 escluse quelle di patrimonializzazione, le quali potranno comunque continuare ad accedere a crediti agevolati a un tasso estremamente favorevole.
Dal 2022, invece, il contributo a fondo perduto – non previsto prima della pandemia – potrà arrivare al 10% del finanziamento per progetti particolarmente meritevoli.
In aggiunta a ciò, voglio sottolineare che dal 1 gennaio 2022 il Fondo SIMEST 394/81 sarà profondamente rinnovato anche nell’operatività: oltre alle attività convenzionali che hanno determinato il grande successo del fondo nel 2020, saranno tra le altre cose previste agevolazioni per le imprese esportatrici che intraprendono percorsi di transizione ecologica e digitale
