Il cammino è rigenerazione

0
22

Il 9 ottobre 2022 è la Giornata Nazionale del Camminare, con tante originali proposte per godersi l’Italia a piedi, dall’Alto Adige al Molise

“Il viaggiatore più veloce è colui che va a piedi” scriveva Henry David Thoreau. Perché solo camminando si può osservare nel dettaglio ed avere conoscenza, ci si immerge nei luoghi apprezzando ogni passo, si respira libertà. A piedi si intraprende un sentiero misterioso, si scala una vetta, si entra in un bosco lasciandosi rigenerare dalla sensazione di benessere che infonde, con i suoi suoni, profumi, emozioni profonde. A piedi si va alla scoperta.

Per celebrare il cammino come gesto semplice e naturale, per diventare viaggiatori più responsabili e conoscere i territori in modo ecologico e salutare, dando un contributo alla propria qualità della vita, domenica 9 ottobre 2022 c’è la Giornata Nazionale del Camminare, istituita da Federtrek. E per unire la bellezza del cammino con il piacere di una vacanza in esplorazione, ci sono località e strutture specializzate in escursioni e trekking.

Dove incantevoli sentieri di montagna aspettano solo di essere attraversati c’è Castel Maurn, dimora storica esclusiva tra la Val Pusteria e la Val Badia, a Palù, frazione di San Lorenzo di Sebato (BZ). Tantissimi i percorsi fra Plan de Corones e il Parco Naturale di Fanes-Senes-Braies, con il privilegio di soggiornare in una casa d’artista con 9 suite e centro benessere tra mura storiche.

Camminare lungo le sponde del Lago di Garda è un’esperienza rigenerante, che comincia dal parco secolare, affacciato sulle acque che riflettono le forme dei monti, del Lido Palace di Riva del Garda (TN) tempio chic dell’ospitalità sulla sponda trentina del lago. Dalle grandi vetrate di questo 5 stelle in cui si fonde l’anima della Bella Epoque e il design contemporaneo, entrano le immagini dell’ambiente naturale, in cui immergersi a piedi. Tra le camminate più belle, è consigliato il sentiero del Ponale, a strapiombo sul lago fino ad arrivare ad una suggestiva cascata. 

In Emilia, terra dello Slow Mix e di grandi cammini (come la Via Francigena e la Via degli Abati, la Via di Linari e la Via Matildica del Volto Santo, che attraversano il territorio delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia) splendidi itinerari, lontani dal turismo convenzionale, conducono a borghi, castelli e gioielli naturalistici, dove fare soste golose.

Seguendo Visit Emilia – www.visitemilia.com – si scoprono quelli meno battuti, ma sorprendenti: il tour tra i borghi del Parco dei Cento Laghi (PR), che parte da Corniglio e giunge a Roccaferrata Superiore, con la sorgente sulfurea; il cammino della Val Manubiola (PR) e i sentieri della Val Taro, dove incamminarsi anche lungo la Strada del Fungo Porcino; i percorsi nel paesaggio lunare della Valle Tribolata (PC), con rocce di origine vulcanica sottomarina; gli itinerari tra gli antichi mulini e i vigneti dei Colli Piacentini in Val Tidone (PC); i tracciati che portano alla cima del Monte Cusna (RE); l’immersione nelle meraviglie naturalistiche della Val Tassobio (RE), dove, in circa 100 Km2 di territorio nell’Appennino Tosco-Emiliano, diverse colture convivono con boschi, cascate e improvvisi lampi panoramici. Come sospeso nel tempo e al centro di un percorso lento fra natura, storia e arte, il Relais Borgo Campello (PG), tra Assisi e Spoleto, è un albergo diffuso per gli amanti delle camminate tra boschi e ulivi.

Dove l’Appennino molisano tocca quello abruzzese, l’albergo diffuso Borgotufi di Castel del Giudice (IS) è fulcro di turismo esperienziale, soprattutto a piedi.  Altre escursioni guidate attraversano i boschi fino alle sorgenti dell’Acqua Zolfa, oppure al fiume Molinaro, ideale per praticare forest bathing e poi sul fiume Sangro, dove praticare rafting e canoa.