“Il risultato dell’incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin è stato positivo. Si arriverà a un dialogo tra Leone XIV e Trump: parleranno per arrivare alla pace”. Così il cardinale statunitense Raymond Leo Burke, figura di riferimento in Vaticano del fronte conservatore mondiale, in una intervista a La Stampa.
Per quanto riguarda il summit, “più degli annunci mediatici contano i fatti, le dinamiche profonde messe in moto”, afferma Burke. “I frutti dell’incontro si riveleranno buoni, lo vedremo nei prossimi giorni. L’Alaska è un luogo simbolico, un ponte naturale fra est e ovest.
Ho pregato molto per il buon esito del colloquio di Anchorage. Recherà positivi effetti di pace fermando l’orribile guerra tra Russia e Ucraina”.
Leone offre il Vaticano come luogo di mediazione. “Incontrarsi è già un passo avanti positivo. In Alaska è iniziato un cammino e la fondata speranza è che il dialogo vada avanti finché i capi di Stato troveranno vie di riconciliazioni. Costruire ponti è sempre possibile come dimostra anche la figura di Kateri Tekakwitha, la prima santa nativa americana”.


