“Il cielo visto dalla luna” ad Alba alla Fondazione Ferrero. Ricordando Ezio Bosso

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Concerto con Relja Lukic al violoncello e Maria Semeraro al pianoforte
ALBA – Domenica 4 gennaio 2026 alle ore 16 la Fondazione Ferrero proporrà nell’Auditorium il finissage della mostra su Gallizio ed il concerto “Il cielo visto dalla luna” in memoria del maestro Ezio Bosso.
La mostra “Era Gallizio”, Pinot Gallizio artista e ricercatore, (“La sua regione antica”) proseguirà comunque fino al 6 gennaio nel Museo Civico Federico Eusebio – via Vittorio Emanuele II, 19 – cortile della Maddalena, a cura di Maria Teresa Roberto; per info e prenotazioni museo@comune.alba.cn.it
Per prenotazioni: 0173292473.
Il concerto proporrà musiche di: Ezio Bosso, Grains (An Hailstorm) – Mourning Song – (Unconditioned) Following a bird; Leonard Bernstein, Meditation n. 3 from “Mass”; Astor Piazzolla, Le Gran Tango. Maestri esecutori saranno Relja Lukic al violoncello e Maria Semeraro al pianoforte.
Il bravo e compianto musicista torinese Ezio Bosso è scomparso nel 2020 ma ha lascito un’eredità artistica ed umana di indubbio interesse. Era solito dire: «La musica è come la vita e si può fare solo in un modo: insieme».
Nato a Torino nel settembre del 1971, per merito di una zia e del fratello si era avvicinato alla musica frequentando poi il conservatorio, spinto dalle due grandi passioni verso il classico e verso la musica giovane. Si muoveva, a quindici anni, a Torino soprattutto in piazza Statuto, dove i giovani avevano un loro luogo di ritrovo, quando studiava contrabbasso al Conservatorio ed era amico di Oscar Giammarinaro. Fu il leader degli Statuto a introdurlo nel gruppo, con il quale Ezio Bosso registrò il primo disco, Vacanze, del 1988.
Vennero poi gli studi in Francia e in Austria, ed il lavoro con varie orchestre in giro per l’Europa. Importante fu l’incontro con Ludwig Streicher che lo indirizzò a studiare composizione e direzione d’orchestra a Vienna.
Negli anni Novanta iniziano i concerti internazionali, dal Royal Festival Hall al Southbank Centre, dal Sydney Opera House al Palacio de Bellas Artes di Città del Messico e le collaborazioni con artisti del calibro di Pino Daniele, Billy Corgan, Gustavo Beytelmann. Ha diretto varie orchestre, dalla London Symphony a quella del Teatro Regio. Ha scritto musica per il cinema, lavorando anche con Gabriele Salvatores, per cui compose le colonne sonore di Io non ho paura e Quo vadis, baby? Dal 2017 era diventato direttore stabile al Teatro Verdi di Trieste.
Ancor giovane lo colse una grave forma di neuropatia motoria multifocale, malattia che gli causò una compromissione dell’uso delle mani tale che, nel 2019, smise di suonare. È mancato un anno dopo nella sua casa di Bologna.
Nel 2022 a Bosso è stata dedicata una scuola e tante sono state le iniziative che lo hanno voluto ricordare dopo la scomparsa. Relja Lukic, violoncellista, è nato a Belgrado ed ha compiuto i primi studi sotto la guida del nonno materno, Vincenzo Olgiati, perfezionandosi poi al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e all’Accademia “Walter Stauffer” di Cremona con il maestro Rocco Filippini.
Ancora studente, inizia l’attività concertistica e discografica come violoncello solista del Divertimento Ensemble che, sotto la direzione del maestro Sandro Gorli, propone un vasto repertorio classico che si apre fino ai maggiori compositori del Secondo Novecento.
Dal 2000 è primo violoncello dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino ed è tra i fondatori del Quartetto d’archi e della Filarmonica TRT. Dal 2004 al 2018 è stato ospite del Festival di Stresa, diretto dal maestro Gianandrea Noseda. E’ stato primo violoncello ospite dell’Orchestra del Teatro alla Scala e della Hyogo PAC Orchestra, diretta dal maestro Yutaka Sado. Ha effettuato numerose tournée in Giappone, sia con l’orchestra che con il trio del Teatro Regio di Torino.
Nel 2008 inizia una intensa collaborazione con il maestro Ezio Bosso, che lo porterà ad eseguire molte delle sue prime assolute, diventandone amico.
Dal 2012 è membro del Trio Magritte, insieme a Emanuela Piemonti e Francesco de Angelis. È di recente pubblicazione l’incisione dell’integrale dei Trii di Schubert. Tiene delle master class presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino e presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo.
Maria Semeraro, straordinaria pianista, suona spesso con il violoncellista Mario Brunello. Ha compiuto la sua formazione musicale presso l’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola con Franco Scala e al Conservatorio ” G. Verdi” di Milano con Riccardo Risaliti.
Ha tenuto recitals in Italia e all’estero sia da solista sia con orchestre come l’Arturo Toscanini di Parma, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra Sinfonica di Mosca, l’Orchestra della Lituania, l’Orpheus Chamber Orchestra.
Svolge un’intensa attività cameristica.
Dal 2004 ha costituito un duo stabile con il violoncellista Andrea Favalessa. Ha collaborato con musicisti come Rocco Filippini, Enrico Dindo, Luca Fanfoni e il Quartetto Noferini. Dal 2020 è pianista della masterclass di violoncello tenuta a San Ginesio da Mario Brunello, organizzata dagli Amici della Musica di Ancona.
Ha fondato a Milano, insieme ad Andrea Favalessa, l’Associazione Maestro Raro che si rivolge alla didattica, con un particolare interesse nei confronti dei bambini sin dalla più tenera età, e si occupa dell’organizzazione di Primavera da Camera, un festival dedicato completamente alla musica da camera. Nel 2021 ha curato il Festival Noi e l’Altro, nato da una collaborazione tra Maestro Raro e Spazio Classica, incentrato sul tema dell’inclusione attraverso la musica.
franco cortese
Franco Cortese Notizie in un click dicembre 2025