Dopo l’anno d’oro prepandemico del 2019, con 920 milioni di euro di incassi, il 2020 si è fermato a 250 milioni, il 2021 a 225 milioni e per il 2022 la stima è di 370 milioni. “Bisogna ricostituire un rapporto con lo spettatore, è una scommessa”. Un identikit del settore è arrivato da Andrea Montanino, direttore delle strategie settoriali e impatto di Cassa Depositi e prestiti: “L’audiovisivo italiano ha 9 mila imprese che generano 65 mila posti di lavoro e un fatturato di 13 miliardi euro, il dieci per cento totale europeo”.
“Nel 2014 la cultura veniva considerata bella ma marginale, ora fa parte delle nelle scelte strategiche del Paese è un dato acquisito e anche quando cambieranno ministri e governi non si tornerà indietro” ha Il ministro della Cultura Dario Franceschini annunciando un nuovo flusso di risorse e misure per il sostegno all’ingresso della creatività italiana in altri mercati europei.



