Il salone del Cod, Center Open Dialogue, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, ha ospitato la conferenza unitaria indetta dall’agenzia governativa Albanian Investment Corporation, di concerto con il Premier Rama, con l’obiettivo di presentare la nuova strategia immobiliare pubblica fondata su una partnership paritetica e trasparente con i candidati investitori privati, sul modello ordinamentale delle buone prassi di Italia, Spagna e Austria
Il Primo Ministro Edi Rama, rivolgendosi alla platea degli Ambasciatori accreditati nel Paese delle Aquile e ai numerosi rappresentanti aziendali e di categoria presenti, ha ribadito che va considerata definitivamente archiviata la stagione dei terreni a un Euro o delle proprietà statali cedute in maniera acritica ai privati, così come rimarrà un ricordo l’epoca totalmente statalista delle fabbriche oggi divenute “scheletri” di edifici in aree anche importanti del Paese, mentre gli Enti statali dovevano utilizzare le tasse dei cittadini per pagare onerosi affitti per i propri uffici: “Sono l’eredità di un’epoca in cui l’Albania non veniva considerata un Paese attrattivo, mentre oggi siamo sulle mappe e sulle cartine di rilevanti compagnie e fondi di investimento, il che ci autorizza a proporre lo Stato albanese come interlocutore dignitoso nella maniera assoluta e che, per il tramite della Albanian Investment Corporation, si propone sia attraverso bandi di concorso internazionali, sia aprendo con serietà e trasparenza le proprie porte a chiunque abbia un progetto di sviluppo da proporre. Se questo sarà prescelto, l’investitore avrà la sicurezza dell’unificazione del procedimento amministrativo autorizzatorio e del rilascio della concessione senza i molti passaggi del passato fra più ministeri. Le proposte che prenderemo in considerazione potranno essere presentate sia in riferimento agli oggetti immobiliari dei bandi e delle calls emessi, sia in relazione a ogni altro oggetto pubblico presente nei vari punti del territorio nazionale”.
Albanian Investment Corporation, l’agenzia diretta dalla dottoressa Elira Kokona, agisce pertanto come una sorta di Sportello unico per gli investitori sia locali che esteri, interessati a mettere in campo iniziative volte a creare valore dalla rigenerazione di spazi, aree e immobili demaniali. Come spiegato dalla stessa alta manager pubblica: “Il mercato immobiliare albanese sta vivendo un ciclo espansivo non occasionale. Questo permette, in presenza di progetti ambiziosi e condivisi, al partner privato di trarre una rendita dal 20 fino al 35 per cento del valore iniziale investito. La parte pubblica ne trarrà un beneficio multiplo: il recupero di aree oggi dismesse che avranno una funzione sociale e la possibilità di coprire le spese di gestione e manutenzione senza gravare sul bilancio pubblico, all’interno di un partenariato onesto e chiaro fra le due Parti. Si tratta di procedure che abbiamo definito con l’ausilio dei migliori studi legali locali e internazionali. In tal modo, immobili oramai obsoleti come l’attuale stadio sportivo “Selman Stermasi”, sul modello del successo dell’impianto “Arena Nazionale” sorto sull’ex stadio Qemal Stafa, non disperderà la propria funzione originale ma la integrerà all’interno di un polo di sviluppo urbano di alto livello. Sono felice di poter parlare di fronte alla prestigiosa platea degli Ambasciatori e dei dirigenti di categoria accreditati”.
Dichiarazioni a cui si è associato il Ministro dell’economia, cultura e innovazione, Blendi Gonxha: “Attraverso la strategia affidata alle competenze della Albanian Investment Corporation, unificheremo 22 Istituzioni pubbliche e governative, per un totale di 12.000 lavoratori dipendenti, in un Polo terziario unificato, con benefici che saranno anche di impatto ambientale e per la salute delle Persone, oltre che per una migliore e più coordinata efficienza lavorativa. Diciamo una volta per tutte addio ai deliri delle epoche e dei regimi passati, che ci hanno consegnato aree dismesse o stadi faraonici ma privi di servizi collettivi essenziali. Ci prepariamo pertanto – ha concluso Gonxha – a una stagione segnata, non solo auspicabilmente ma con fondamenti concreti, da storie di successo, come lo potrà essere anche il progetto di Expo Albania, che sarà il più grande centro fieristico di tutti i Balcani alle porte del nord-est della Capitale albanese, posizionato come tale sulle cartine globali di una delle industrie in più rapida crescita nel mondo, quella del settore fieristico espositivo, chd dopo il periodo post pandemico ha raddoppiato il proprio giro d’affari”. Come storia di successo prossimo futuro si colloca infine il Parco tematico “Durana” in località Xhafzotaj nella contea di Durazzo, “un sito estremamente ambizioso che creerà le condizioni affinché l’Albania diventi leader nel segmento più alto della tecnologia della comunicazione e dell’informazione e dell’alta tecnologia, su un’area di 140.000 metri quadrati di cui il dicastero dell’economia ha perfezionato con successo il trasferimento di proprietà in capo alla Albanian Investment Corporation”, ha concluso Gonxha.
“Questa conferenza – ha aggiunto il Sindaco metropolitano di Tirana, Erion Veliaj – è l’ulteriore conferma della fine dell’epoca che ci ha preceduti e che non rimpiangiamo, dove fino nel centro della nostra capitale numerosi immobili pubblici erano circondati da sterrato e calcinacci, mentre oggi sono realizzazioni urbane che hanno restituito una città agibile e percorribile. In dieci anni, Tirana è passata da essere città dei call center a essere destinazione di turismo e di tecnologia”.
Dir politico Alessandro Zorgniotti







