il Diritto alla Cura al centro dei progetti umanitari che l’Unione Buddhista Italiana sostiene grazie ai fondi 8xmille

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Accoglienza, ascolto, compassione 

Nel 2024 destinati oltre 2,3 milioni di euro a 31 progetti umanitari: pubblicato l’Impact Report che ne valuta l’impatto socio-ambientale

unione buddhista31 progetti, 22.000 beneficiari e oltre 2,3 milioni di euro donati: sono i dati raccolti nell’Impact Report 2024, il Rapporto di Sostenibilità e Impatto che Etisos Foundation realizza e certifica per l’Unione Buddhista Italiana per valutare l’impatto dei progetti umanitari finanziati con l’8xmille attraverso il Bando Umanitario.

Stilato sulla base degli indicatori dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile, il Report è un importante strumento di analisi e una garanzia di trasparenza. L’Unione Buddhista Italiana è l’unica confessione religiosa in Italia a stilare un Rapporto di sostenibilità e impatto.

Disponibile a questo link: https://8xmilleunionebuddhista.it/

“Nella pratica buddhista siamo chiamati a riflettere sul nostro impatto sul mondo adottando comportamenti che trasmettano un profondo rispetto per tutte le forme di vita. In particolare, i progetti sostenuti con il Bando Umanitario 2024, dedicato al “Diritto alla Cura”, promuovono la compassione, la presenza, l’attenuazione della sofferenza e il rispetto dei diritti e della dignità di ciascun essere senzientecommenta Filippo Scianna, Presidente di Unione Buddhista Italiana e aggiunge: “il nostro pensiero riconoscente va a coloro che scelgono di destinare il proprio 8xmille all’Unione Buddhista Italiana permettendoci di trasformare ogni firma in azioni concrete che hanno un impatto nella difesa dell’ambiente e degli animali, per la giustizia sociale, l’accoglienza e la salute, in Italia e nel mondo. E il nostro grazie va anche, e soprattutto, a chi lavora ogni giorno accanto a chi soffre”.

Grazie alle firme 8xmille, l’Unione Buddhista Italiana sostiene ogni anno progetti a favore della pluralità e della responsabilità sociale, selezionati tramite il Bando Umanitario in coerenza con il principio dell’interdipendenza e del prendersi cura alla base del pensiero buddhista: ogni essere senziente è collegato e agendo su uno di essi, si agisce a favore dell’intera collettività.

Il tema scelto per il Bando Umanitario 2024 è il “Diritto alla Cura“: i 31 progetti selezionati hanno in comune l’attenzione alla cura intesa in senso ampio e olistico, abbracciando l’aspetto fisico ma anche quello emotivo e spirituale di ogni essere umano e animale.

I progetti scelti nascono in territori spesso segnati dalla solitudine, dall’emarginazione e dalla sofferenza e sono il risultato di esperienze virtuose tra realtà sociali, istituzioni o singoli cittadini. Alcuni esempi di seguito.

A Genova è attivo “Arriva un bastimento carico di: coccole per accoglierti“, promosso da La Band degli Orsi e We Care insieme agli ospedali Gaslini e Galliera in rete con altre associazioni del territorio, che prevede la creazione della “stanza delle coccole”, un ambiente protetto per la cura psicofisica e il benessere di pazienti oncologici e caregiver. Una novità assoluta del progetto è la pratica di meditazione, condotta dal Monastero zen buddhista Il Cerchio.

L’Arte della persona – Caregivers”. Come ci si prende cura di chi si prende cura?” è un percorso gratuito di LabPerm Aps (Laboratorio Permanente di ricerca sull’Arte dell’Attore) rivolto a oltre 30 professionisti della cura a Torino e Cuneo per fornire strumenti adeguati a lavorare con gli altri essere senzienti e proteggerli dai possibili burnout.

Creare la prima “Caring Community” in Italia è lo scopo del progetto “InVita!” di CSV Emilia. Le Caring Communities sono “programmi di ecologia sociale” che utilizzano la compassione per regolare i rapporti tra individui e istituzioni e generare processi virtuosi. Alla base c’è l’idea di normalizzare il tema della morte e del fine vita nel dibattito pubblico e offrire formazione specifica ai familiari caregiver, con il supporto di medici palliativisti, operatori sociosanitari e psicologi.

“Arco di vita in RSA” è un progetto pilota del Melo Onlus di Gallarate (VA) pensato per le persone anziane non autosufficienti ospiti delle RSA e i loro caregiver, a cui sono dedicati percorsi spirituali, bioetici e medico-legali, psico-antropologici e medico-specialistici. L’obiettivo è prendersi cura della dimensione psicologica, del rispetto della singolarità culturale e delle singole esigenze spirituali di queste persone.

Fondazione Progetto Arca ha dato vita a Milano a “C.A.R.E. for homeless” per garantire cure sociosanitarie e un accompagnamento rispettoso ed empatico alle persone senza dimora colpite da malattie severe o in fine vita. Sviluppato all’interno di un centro di accoglienza della città già gestito dalla fondazione, il progetto prevede una specifica formazione per operatori e volontari sugli aspetti dell’accompagnamento compassionevole e della morte.

Alla cura della salute fisica ed emotiva degli animali malati o vittime di abbandono e maltrattamenti è dedicato il progetto “CAV 2024 (Cura Animali in Valdera)” che prevede anche cure specifiche per gli animali con patologie rare fino ad oggi poco trattate. Nel progetto anche un’attività di sensibilizzazione sulla cura degli animali e la cultura dell’adozione rivolta agli studenti di 15 comuni della Valdera.

I progetti beneficiari sono disponibili sul sito https://8xmilleunionebuddhista.it/

Come funziona l’8xmille? Attraverso la dichiarazione dei redditi, è possibile destinare l’8xmille a una confessione religiosa o allo Stato. Non è una tassa in più ma una quota già inclusa nel totale dei redditi IRPEF: in mancanza della firma che esprime una preferenza, il totale delle quote non espresse va ripartito in proporzione alle preferenze di chi invece ha firmato. Firmare per l’8xmille significa dunque esprimere la propria scelta e un proprio diritto.