Un giudice federale conservatore del Texas, Matthew Kacsmaryk, ha deciso di sospendere l’approvazione da parte della Fda di una pillola abortiva a base di mifepristone, uno steroide sintetico, vietandola virtualmente in tutto il Paese
l ‘entrata in vigore della sua decisione è rinviata di sette giorni per consentire al governo federale di presentare appello. L’aborto farmacologico, che costituisce ora la maggioranza delle interruzioni di gravidanza negli Stati Uniti, è diventato il nuovo bersaglio dei movimenti pro-vita dopo il ribaltamento della storica sentenza Roe v. Wade.
Il diritto all’accesso all’aborto negli Stati Uniti ha subito un altro duro colpo, quando un giudice federale di estrema destra in Texas ha bloccato l’approvazione del mifepristone, uno steroide sintetico, da parte della Food and Drug Administration, ponendo le basi ad una proibizione a livello nazionale di una pillola abortiva usata da centinaia di migliaia di donne ogni anno.
Pochi minuti dopo la situazione è poi sprofondata ulteriormente nell’incertezza dopo che un altro giudice federale ha emesso un’ordinanza contraria, che intima alla FDA di non interrompere la distribuzione del farmaco. Questo il livello della spaccatura culturale, ancor prima che politica e giudiziaria che stanno sperimentando gli Stati Uniti.



