In casa Roma è il Gasperini-day che viene presentato come nuovo allenatore. “Chiaramente ho avuto i primi contatti dovuti con Claudio (Ranieri al suo fianco, ndr) e lui mi ha descritto benissimo per filo e per segno quello che è la realtà di Roma, della squadra e di questa società e le vicissitudini che ci sono state, alcune positive altre negative in questi anni e poi ho avuto modo di incontrare la proprietà e ho incontrato delle persone che hanno un grande entusiasmo sulla Roma, non so se questo traspare, ma dalle parole che ho avuto io con loro ho detto che loro spendono molto tempo sulla Roma e nei loro pensieri hanno indubbiamente dei progetti ambiziosi che hanno fatto fatica fino a questo momento a raggiungere e che hanno individuato in me, attraverso Claudio, la possibilità di creare qualcosa di costruttivo e di forte – le prime parole da nuovo tecnico giallorosso –. Ci siamo confrontati anche su quelle che sono un po’ le loro idee, è chiaro che loro sanno benissimo di questa situazione di Fair Play Finanziario e di questi primi due mercati, però è anche una società, una proprietà molto forte che ha intenzione di investire nella Roma, ma di investire bene, in modo un po’ più sostenibile di quello che è stato magari in questi anni precedenti. E soprattutto vogliono riportare la Roma in alto e questo mi sembra molto sufficiente per poter avere avuto un’impressione molto favorevole e positiva”.
La pressione di una città come Roma e Napoli e Psg come esempi. “Tutti quanti, da quando sono arrivato, mi mettete un po’ in guardia su questa situazione di Roma, di una città difficile calcisticamente dove è complicato raggiungere degli obiettivi, per tutta una serie di motivi, di ragioni. Io credo che questa debba essere una forza, non una debolezza.
Il fatto che voi siete in tanti, poi mi parlano delle radio, poi mi parlano della pressione, però io da fuori vedo un grande entusiasmo, una grande voglia di calcio, una grande voglia di raggiungere obiettivi. Io penso e credo che tutte queste energie e tutte queste forze vadano probabilmente incanalate nel modo migliore. Se adesso, come dicevate prima, negli ultimi sei anni, o anche in precedenza, ci sono state difficoltà a raggiungere magari degli obiettivi sperati, probabilmente possiamo correggere qualcosa, no? Possiamo portare qualcosa in una direzione giusta che consenta magari alla Roma di essere più forte, più competitiva, anche perché le energie che si vedono sono straordinarie.
Se Napoli è riuscito negli ultimi tre anni a vincere due scudetti, se Parigi è diventata la capitale d’Europa non più solo per il turismo ma anche per il calcio, cosa che fino a 15 o 20 anni fa non era, probabilmente vuol dire che si può fare anche qui, non solo a Torino, Milano o altrove. È chiaro che per poterlo fare bisogna costruire il mondo giusto, mettere tutte le situazioni nella spinta giusta. Siccome anche tutti quanti voi siete tifosi della Roma, quindi volete tutti il meglio per la Roma, come del resto lo vuole chi lavora dall’altra parte”.



