Ma il vento gelido della guerra, che porta solo morte, distruzione e odio, si è abbattuto con prepotenza sulla vita di tanti e sulle giornate di tutti.
Il Papa non ha nominato Putin, non lo ha mai fatto dall’inizio della guerra, ma ha detto: “Mentre ancora una volta qualche potente, tristemente rinchiuso nelle anacronistiche pretese di interessi nazionalisti, provoca e fomenta conflitti, la gente comune avverte il bisogno di costruire un futuro che, o sarà insieme, o non sarà.
Ora, nella notte della guerra che è calata sull’umanità, non facciamo svanire il sogno della pace”.



