Il Papa: i morti in guerra si onorano con il cessate il fuoco e con l’impegno per la pace

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Al termine dell’Angelus, il Papa ringrazia quanti si spendono per costruire la pace nei Paesi che vivono crescenti ostilità
Rivolge poi un pensiero alle Filippine colpite dal tifone Fung-wong e fa suo il messaggio della Cei per la Giornata del Ringraziamento incoraggiando alla cura della terra, al contrasto dello spreco alimentare

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Civili, bambini, anziani, ammalati. Non è un elenco freddo quello che fa il Papa al termine oggi, 9 novembre, della preghiera mariana in Piazza San Pietro. È un dare corpo al dolore di chi è colpito da conflitti violenti, un monito per mettere fine alle ostilità. “Esprimo il mio vivo apprezzamento – afferma – per quanti ad ogni livello si stanno impegnando a costruire la pace nelle diverse regioni segnate dalla guerra”.

Nei giorni scorsi abbiamo pregato per i defunti e tra questi purtroppo ce ne sono tanti uccisi nei combattimenti e nei bombardamenti, benché fossero civili, bambini anziani, ammalati. Se si vuole veramente onorare la loro memoria si cessi il fuoco e si metta ogni impegno nelle trattative.

La preghiera per le Filippine

C’è dolore anche nelle Filippine dove il tifone Fung-wong, uno dei più potenti della stagione, ha causato la prima vittima nel Paese e dove è salito a un milione e 200 mila il numero delle persone evacuate. Il Pontefice esprime così la sua vicinanza.

Prego per i defunti e i loro familiari, per i feriti e gli sfollati.

La Giornata del Ringraziamento

Leone XIV ricorda anche l’odierna Giornata del Ringraziamento celebrata dalla Chiesa italiana per lodare il Signore e dare il giusto valore ai doni della terra, al rispetto dell’ambiente e di quelli che vi lavorano.

Mi associo al Messaggio dei Vescovi nell’incoraggiare una cura responsabile del territorio, il contrasto dello spreco alimentare e l’adozione di pratiche agricole sostenibili. Ringraziamo Dio per “Sora Nostra Madre Terra” e per quanti la coltivano e la custodiscono.

Infine il saluto ai molti gruppi presenti provenienti dall’Italia e da tante parti del mondo, tra di loro quello delle manifestazioni storiche del Lazio e i volontari del Banco alimentare che, ricorda il Papa, faranno la colletta alimentare sabato prossimo, vigilia della Giornata Mondiale dei Poveri.