Cari fratelli e sorelle, ringrazio i promotori dell’iniziativa ‘Un’onda lunga contro la violenza maschile sulle donne’, che permette di riflettere su un tema di grande attualità. Infatti, la violenza sulle donne è una velenosa gramigna che affligge la nostra società e che va eliminata dalle radici. E queste radici sono culturali e mentali, crescono nel terreno del pregiudizio, del possesso, dell’ingiustizia”. Così Papa Francesco nel messaggio scritto per la campagna ‘Come un’Onda, contro la violenza sulle Donne’ di Rai Radio1 e del Giornale Radio Rai, e letto durante l’evento in corso all’Università Roma Tre.
“In troppi luoghi e troppe situazioni le donne sono messe in secondo piano, sono considerate inferiori, come oggetti. E se una persona è ridotta a una cosa, allora non se ne vede più la dignità, la si considera solo una proprietà di cui si può disporre in tutto. Fino addirittura a sopprimerla. Quante donne sono sopraffatte dal peso e dal dramma della violenza? Quante sono maltrattate, abusate, schiavizzate, vittime della prepotenza di chi pensa di poter disporre del loro corpo e della loro vita, obbligate ad arrendersi alla cupidigia degli uomini?
Purtroppo su questo i mass media giocano ancora un ruolo ambiguo. Da una parte favoriscono il rispetto e la promozione delle donne, da un’altra parte favoriscono il rispetto e la promozione delle donne, ma dall’altra trasmettono continuamente messaggi improntati all’edonismo e al consumismo, i cui modelli, sia maschili sia femminili, obbediscono ai criteri del successo, dell’autoaffermazione, della competizione, del potere di attrarre l’altro e dominarlo. Ma dove c’è dominio, c’è abuso. Non è amore quello che esige i prigionieri. Il Signore ci vuole liberi e in piena dignità“.


