IL PATTO DI RAMA CON GLI ALBERGATORI: NASCE L’INTERPELLO FISCALE NEL TURISMO

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Il Primo Ministro Albanese agli imprenditori della ricettività: l’IVA resta al 6 per cento, pagandola a forfait sul 65 per cento delle stanze, solo per i mesi di alta stagione, si otterrà, per l’azienda interessata, il duplice beneficio di non incorrere in controlli ispettivi e di vedere l’imposta, così versata, tradotta in servizi pubblici da parte del Comune di localizzazione della struttura

Il Primo Ministro Edi Rama ha ribadito, in data odierna, che sarà integrato un nuovo schema di riscossione dell’Iva, vantaggioso sia per le imprese turistiche sia per l’amministrazione pubblica ed erariale impositiva. Si tratta di uno schema molto simile al format del cosiddetto interpello fiscale preventivo, che consente alla categoria aziendale interessata di conseguire tutta una serie di semplificazioni e di esenzioni di fondamentale rilevanza, in uno con indubbi benefici per il buongoverno della fiscalità e per la continuità delle risorse con cui le amministrazioni pubbliche territoriali possono reinvestire i proventi dell’IVA turistica in opere di miglioramento dei beni e dei servizi collettivi.

Durante un incontro a Saranda, perla del turismo marittimo dell’Albania del sud, svolto con i giovani imprenditori della diaspora di rientro, l’onorevole Rama ha affermato che, dopo una consultazione con esperti locali e stranieri, il Governo proporrà alle aziende ricettive di versare in anticipo il 65 per cento della capacità ricettiva durante il periodo di punta (in pratica i due terzi del totale delle stanze per la retta di soggiorno su cui calcolare l’aliquota IVA al 6 per cento), che comprende il periodo dal primo maggio al 30 settembre, mentre tale percentuale di occupazione presunta delle stanze scenderà al 30 per cento nel periodo invernale.

I benefici saranno molteplici e bilaterali: le imprese non dovranno più sottostare a controlli ispettivi, e potranno trattenere per sé ogni eventuale eccedenza in termini di ricavi e di introiti, da reinvestire nell’ulteriore ammodernamento delle strutture e nelle politiche di rafforzamento e valorizzazione salariale dei propri lavoratori dipendenti; nello stesso tempo, gli enti locali potranno contare su risorse certe per sviluppare quelle opere infrastrutturali, dai parcheggi alla viabilità agli interventi di sicurezza e accessibilità del territorio, essenziali per una crescita continua dei livelli di fidelizzazione e dei flussi di arrivi e presenze dei visitatori.

Il Primo Ministro Rama ha ribadito che il Governo ha ridotto l’IVA per questo settore, proprio per sostenerlo: “È l’aliquota Iva più bassa del Mediterraneo e della regione balcanica. In maniera del tutto indolore e reciprocamente vantaggiosa, avviamo un processo di normalizzazione che consente di evitare ispezioni durante la stagione turistica grazie alla possibilità di presentare una pre-dichiarazione sulla base di un preventivo accordo che, nei periodi di bassa stagione, e considerato che andiamo verso un turismo continuativo e destagionalizzato, consentirà alle aziende alberghiere di salvaguardare la stabilità occupazionale oltre la stagione estiva”.