Il pluripremiato Marco D’Agostin al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza, venerdì 22 aprile, con il suo assolo “Best Regards”
Un nuovo appuntamento nella stagione di Danza al Ridotto, inserita in Danza in Rete Festival_Vicenza – Schio, è in programma venerdì 22 aprile alle 20.45 al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza: si tratta del potente assolo “Best Regards” (distinti saluti) dell’artista trevigiano Marco D’Agostin, qui nella veste di coreografo e performer, una produzione Van, suono e grafiche LSKA, testi Chiara Bersani, Marco D’Agostin, Azzurra D’Agostino, Wendy Houston, luci Giulia Pastore, scenografia Simone Spanghero e Andrea Sanson.
D’Agostin, artista poliedrico nato a Valdobbiadene 35 anni fa, si interroga in questa creazione sul valore della lettera come strumento di comunicazione, fuori del tempo, e per questo carico di significati non necessariamente correlati al presente ma sempre connessi alla storia di chi scrive: perché il tempo presente, di chi scrive e di chi legge, non è mai lo stesso.
Best Regards è un “assolo vorace”, una lettera scritta a qualcuno che non risponderà mai, il coreografo e performer inglese Nigel Charnock, uno dei fondatori dei DV8- Physical Theatre, morto nell’agosto del 2012 e conosciuto da Marco D’Agostin a Bassano del Grappa nel 2010 durante un workshop. È fondamentalmente un lavoro sulla rabbia, soprattutto sulla rabbia del primo amore, quello che divorava Marco D’Agostin prima che la danza diventasse il suo mestiere. Prima ancora della scrittura, della progettazione, della restituzione di un senso e di un’unità. L’amore che si sprigiona solo dal palco, di fronte agli altri, sudato e livido, a cantare e danzare. Un atto di disperata nostalgia non per il mondo com’era, ma per il mondo come appariva all’allora giovane aspirante performer.
Charnock con i suoi spettacoli, esplosioni ipercinetiche in cui il canto, la danza, il grido, la messinscena, la finzione e la realtà della performance venivano cucite intorno ad un vuoto abissale, allargando il concetto e la percezione del genere “danza contemporanea”: in lui tutto era energia, desiderio, volontà. E chi ha conosciuto l’eclettico artista inglese non fatica a trovare somiglianze e analogie con il performer italiano. “L’incontro con Charnock ha segnato una linea netta nel mio modo di pensare la performance. Dopo di lui la possibilità di una danza è per me la possibilità che tutto in scena accada, simultaneamente. Best Regards non è un tributo, ma di sicuro un saluto. È un modo per dire: ‘Dear N, I wanted to be too much too’ (Caro N, anch’io volevo essere troppo)”, ha recentemente dichiarato Marco D’Agostin.
La genesi della coreografia è stata molto complessa: legata all’evocazione del fantasma di Nigel Charnock, è stata un lavoro molto fisico sull’idea del corpo che si lascia attraversare dalle memorie dell’artista scomparso ma si unisce alle memorie di D’Agostin bambino che, come tutti i bambini, si divertono a immaginare e a rappresentare, nel loro modo, il mondo ogni giorno. “Direi che Best Regards parte da un affondo sull’idea del ricordo come motore di movimento” è la spiegazione dell’autore, “è la lettera che scrivo, con 8 anni di ritardo, a qualcuno che non risponderà mai”.
Dopo la performance di Marco D’Agostin al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza, venerdì 22 aprile, si svolgerà l’Incontro con l’Artista, condotto da Giulia Galvan, audience developer.
Marco D’Agostin è un artista attivo nel campo della danza e della performance, vincitore del Premio UBU 2018 come Miglior Performer Under 35. Nel triennio 22/24 è Artista Associato del Piccolo Teatro di Milano.
Il suo lavoro si interroga sul ruolo e il funzionamento della memoria, e pone al centro la relazione tra performer e spettatore. La danza è una geografia complessa in cui suoni, parole e movimenti collidono di continuo, che tende sempre verso la compromissione emotiva di chi la compie e di chi la guarda.
Dopo una formazione con maestri di fama internazionale (Yasmeen Godder, Nigel Charnock, Rosemary Butcher, Wendy Houstoun, Emio Greco), D’Agostin ha iniziato la sua carriera come interprete, danzando per artisti come Claudia Castellucci / Socìetas Raffaello Sanzio, Alessandro Sciarroni, Liz Santoro, Iris Erez, Tabea Martin, Sotterraneo.
Dal 2010 ad oggi ha sviluppato la sua ricerca coreografica come artista ospite di numerosi progetti internazionali (ChoreoRoam Europe, Act Your Age, Triptych). È stato per due volte tra le Priority Company del network europeo Aerowaves.
Ha presentato i suoi lavori in molti dei principali festival e teatri europei (Rencontres chorégraphiques int. de Seine-Saint-Denis, Théâtre de La Ville a Parigi, Kampnagel ad Amburgo, Les Brigittines a Bruxelles, The Place Theater a Londra, Sala Hiroshima a Barcelona, Tanzhaus di Zurigo, Schaubühne a Lipsia, SESC Pompeia a San Paolo, Santarcangelo Festival, Romaeuropa Festival, VIE Festival, Torinodanza, OperaEstate, Biennale Danza su invito dell’allora direttrice Marie Chouinard).
Danza in Rete Festival_Vicenza – Schio è promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio; è riconosciuto dal Ministero della Cultura fin dalla prima edizione; la direzione artistica è affidata a Pier Giacomo Cirella in collaborazione con Loredana Bernardi e Alessandro Bevilacqua. Il Festival è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e della Camera di Commercio di Vicenza.
I biglietti per “Best Regards” costano 16 euro l’intero, 11 euro il ridotto over 65 e il ridotto under 30. È possibile comprare i biglietti anche tramite 18App, Carta del Docente o voucher; sono in vendita in biglietteria, appuntamento obbligatorio, dal martedì al sabato dalle 15 alle 18.15; al telefono chiamando lo 0444-324442 nei giorni di aperture dalle 16 alle 18; online sul sito www.tcvi.it
Relativamente alle misure di contenimento della pandemia, i biglietti per gli spettacoli sono nominali. In caso di acquisto per più spettatori, sarà necessario fornire i dati anagrafici e l’indirizzo mail di ognuno. In base alle normative vigenti, l’accesso alle sale teatrali è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di “Green Pass rafforzato”, ovvero a chi è vaccinato o guarito dal Covid-19, salvo i casi di esenzione previsti dalla legge. All’interno del Teatro è obbligatorio l’uso della mascherina di protezione superiore FFP2.
Per maggiori informazioni: www.dgc.gov.it.



