Da chimera millenaria a progetto concreto: l’Italia rilancia la costruzione del nuovo Ponte sullo Stretto di Messina, firmato da Webuild e inserito nel corridoio TEN-T europeo. I lavori prenderanno il via nell’estate del 2025, con conclusione prevista per il 2032.
L’opera, da 13,5 miliardi di euro, sarà finanziata da fondi pubblici e investimenti europei, con l’ambizione di trasformare radicalmente i collegamenti tra Sicilia e continente. Con una campata centrale di 3.300 metri, il ponte sarà il più lungo del mondo nella sua categoria e ridurrà i tempi di attraversamento tra le due sponde a circa 15 minuti. L’intervento, guidato dalla società Stretto di Messina (controllata dal MEF), promette ricadute significative in termini di occupazione, PIL e coesione territoriale.
Il Ponte sullo Stretto sarà un colosso dell’ingegneria: lungo complessivamente 3.666 metri, la sua campata centrale raggiungerà i 3.300 metri, record mondiale per ponti sospesi. Sarà largo 60,4 metri, con sei corsie stradali (tre per senso di marcia), due binari ferroviari e due corsie di emergenza. Le due torri principali, posizionate sulle sponde siciliana e calabrese, saranno alte 399 metri: quasi il doppio della Torre Unicredit, attualmente il grattacielo più alto d’Italia.
Ogni torre sarà composta da due piloni, tre traversi e 44 conci prefabbricati, assemblati in loco. Il ponte resterà operativo 365 giorni l’anno e sarà progettato per resistere a venti superiori ai 200 km/h e a terremoti fino a magnitudo 7.1 della scala Richter.
Cronoprogramma: fase per fase, da oggi al 2032
L’avvio dei lavori è previsto per l’estate 2025, con una durata complessiva di sette anni. Il cronoprogramma prevede una prima fase di cantierizzazione e preparazione delle aree coinvolte, seguita dall’installazione dei piloni e dall’assemblaggio delle strutture principali. La posa dei cavi portanti verrà effettuata tramite un innovativo sistema di zattere. A completamento, entro il 2032, verranno realizzati circa 40 km di raccordi stradali e ferroviari che collegheranno l’infrastruttura ai principali snodi regionali e nazionali.


