Il presidente di Confindustria Bonomi: il nostro dovere è offrire un lavoro degno

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In questa nostra Italia, avvertiamo, oggi più che mai, il dovere di offrire il nostro contributo centrato sulla definizione condivisa di un ‘lavoro degno’.

Radicato cioè nella dignità originaria di ogni donna e uomo, insopprimibile e indisponibile a qualunque potere o ideologia”.

Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, all’assemblea di Confindustria che, quest’anno, si tiene in Vaticano, alla presenza di oltre 5mila imprenditori giunti, insieme alle loro famiglie, da tutta Italia.

La premessa di Bonomi, nella sua relazione che precede l’Udienza del Santo Padre, è che il nostro Paese sia ancora gravato “da profonde ingiustizie nel lavoro tra generazioni e generi”, dal manifestarsi di “vasti fenomeni di aggiramento delle garanzie nei diritti e nelle retribuzioni stabilite dai contratti collettivi”.

E, ancora l’Italia è caratterizzata, a giudizio del leader degli industriali, “da una bassa capacità di garantire formazione adeguata come di integrare stranieri e immigrati”, da “un sempre più grave squilibrio demografico e una spesa sociale in crescita, ma non concentrata a tutela di chi è più svantaggiato”.