Il tribunale di Parigi ha dichiarato Marine Le Pen e altri 8 eurodeputati colpevoli di appropriazione indebita di fondi pubblici. La condanna – spiegano i media francesi – comporta automaticamente una pena di ineleggibilità per la leader del Rassemblement national. Il tribunale non ha ancora reso noto se l’ineleggibilità sarà con “esecuzione provvisoria” e quindi immediata. Le Pen e altri 8 eurodeputati erano accusati di aver utilizzato denaro destinato agli assistenti parlamentari dell’Unione Europea per pagare invece il personale che lavorava per il partito. Anche i dodici assistenti processati insieme a loro sono stati giudicati colpevoli di ricettazione. Il tribunale ha stimato il danno complessivo in 2,9 milioni di euro, in quanto il Parlamento europeo si è “assunto la responsabilità di persone che in realtà lavoravano per il partito” di Le Pen.
La sentenza sul caso degli assistenti degli eurodeputati del Rassemblement National (RN), è arrivata prima del previsto, alla presenza di Marine Le Pen e di gran parte dei suoi 24 coimputati, tra cui il vicepresidente del partito Louis Aliot.
“Ho letto qua e là – aveva commentato Le Pen sul settimanale La Tribune Dimanche – che saremmo in uno stato febbrile. Personalmente non lo sono. Non credo che loro (i giudici, ndr) arriveranno a tanto”.
L’accusa ha chiesto per la Le Pen una pena che prevederebbe la sua ineleggibilità, cosa che impedirebbe alla candidata ‘naturale’ dell’estrema destra di candidarsi all’Eliseo nel 2027. In caso di condanna, la sanzione si applicherebbe immediatamente anche in caso di ricorso, impedendo quindi alla parlamentare del Pas-de-Calais di rappresentare il Raggruppamento Nazionale nel 2027. La decisione del tribunale di Parigi avrà probabilmente un peso notevole, poiché Marine Le Pen è la favorita al primo turno delle prossime elezioni presidenziali, secondo un sondaggio Ifop per pubblicato domenica mattina.

