(Prima parte)
Nell’ambito della salute e del non invasivo modo di curarla esistono due “tecniche” molto antiche giunte a noi, da non molti anni, dall’Oriente; tecniche “dolci” che vogliamo qui farvi conoscere con due articoli di approfondimento; il primo sul “reiki” (imposizione delle mani per riequilibrare i flussi vitali interno/esterni), il secondo sullo “shiatzu” (leggerissime pressioni lungo i canali dei fluidi energetici interni per riequilibrane le forze e le energie); entrambe non curano i sintomi ma tendono all’equilibrio generale del corpo, ricercando “l’auto guarigione”…
Lo scintoismo è un’antica filosofia, o meglio religione, conosciuta in molti paesi dell’estremo oriente, autoctona del Giappone; in questo paese è stata religione ufficiale fino al 1945. E dallo scintoismo deriva la parola “reiki”: “ki” (“ci” per i cinesi) e “rei”. Il “ki” (letteralmente «la forza originaria») è l’energia o soffio divino, che nelle varie religioni è rappresentato di volta in volta dallo Spirito Santo o dalla Luce (cristianesimo), dal Phrana (induismo), dal Ra egiziano… Il “rei” invece, è l’energia rapportata ai singoli individui, ossia identifica quanto del “ki” la Natura ha donato ad ognuno.
Negli ultimi 100 anni circa (solo dal 1987 in Italia) – per merito di un prete cristiano che ha riscoperto questa pratica vecchia di oltre 2000 anni – il reiki ha rappresentato in tutto il mondo un ritorno ad un metodo di cura non invasivo, caratterizzato – come quasi tutta la medicina orientale rispetto a quella occidentale – dalla “non nocività” o meglio dalla semplicità, poiché la innocua imposizione delle mani (dopo gli appositi 44 gradi di iniziazione trasmessi da un maestro all’allievo in soli 2 giorni) rappresenta in pratica un “trasferimento di energia” che guarisce.
Quello che stupisce (” …non si vede ma si sente… ” dicono in tanti) è che questa imposizione da una parte versa una quantità di energia supplementare nel corpo, dall’altra riequilibra tutta l’energia che ognuno di noi ha già dentro di sé, distogliendola dai punti sovraccarichi e distribuendola là dove serve. Allevia il dolore, calma lo stress, rigenera i tessuti – in qualche caso provocando torpore, in alcuni addirittura il sonno – e cura la parte psico-fisica alla quale viene trasmessa. L’effetto percepibile prodotto da quest’imposizione è generalmente uno stato di rilassato benessere ma può anche manifestarsi, in base alle caratteristiche di ognuno, come calore intenso, brividi, pizzicori e addirittura sensazione di freddo.
Dopo alcune sedute, che possono variare da pochi minuti ad anche un’ora – dipende dal tipo di danno dell’organismo, dalla capacità dell’iniziato e dal grado di ricettività del paziente – chi ricorre al reiki conferma quasi sempre i miglioramenti del suo stato di salute, ricercando altre imposizioni di energia.
L’energia si divide in vari tipi e si manifesta in varie forme ed è distribuita in varie parti del corpo. Una persona sana ha l’energia equilibrata (“ok”) in tutti i punti del corpo, cioè è in “omeostasi” (ha al capacità di guarire se stessa). Se dopo 2-3 giorni un male non guarisce, allora vuol dire che l’energia stagna e non arriva dappertutto, oppure sovraccarica determinati punti impedendone l’equilibrio/guarigione.
E’ bene sapere, infatti, che un punto del corpo che ha troppa energia è “malato”, così come uno che ne ha poco, perché gli opposti nell’organismo sono complementari (bianco/nero, yin-yang, luce/buio, giorno/notte).
Se l’energia – composta dai due poli “kiu” (ipoenergetico) e “jitsu” (iperenergetico) – stagna, allora abbiamo la situazione di “giaki”. Basta trasferirne una piccola dose da una parte all’altra che tutto si ristabilisce e la “malattia” regredisce.
L’“hara” è per definizione di tanti l’energia forte e vitale, originaria, che si forma al momento della nascita e convive – più o meno intensa – con tutti gli esseri viventi, e li abbandona solo nel momento della morte.
Il termine è giapponese e il suo punto primario viene individuato dai più nella regione comunemente definita “ventre” (dal plesso solare alle ossa pubiche e creste iliache, con tutti gli organi interni compresi)… ma non tutti sono d’accordo…
Sono in molti coloro che dicono di percepire questa “forza” nel prossimo nel momento in cui stringono loro la mano, lo abbracciano o, addirittura, lo avvicinano; così come altri affermano di avvistare finanche “l’aura” (una capsula trasparente più o meno colorata, energetica, che avvolge tutta la persona, frutto dell’“hara”). Per il momento non approfondiamo questi aspetti: rischierebbero di portarci lontano.
Per misurare questa energia bisogna muovere velocemente le mani, ad onda, sull’hara, senza eccessive pressioni. Se il punto sfiorato o toccato (dipende dalla sensibilità del terapeuta) dice “entra” (agisci) in corrispondenza dell’organo siamo in presenza di “giaki-kiu”, se il punto dice “va’ via” (non agire) siamo in presenza di giaki-jitsu. Bisogna fermarsi sempre al primo pensiero, essere leggeri e fermarsi non più di 20 secondi circa in tutta la diagnosi: ecco perché bisogna essere molto concentrati. Riepilogando, quindi, nel reiki occorre: 1) osservare la persona e capire quali problemi può avere; 2) farle domande e sentire i problemi che accusa (ricordare che ciò che accusa non sempre è chiaro a lei stessa); 3) fare la diagnosi dell’hara, distinguendo i punti deboli; 4) fare la diagnosi della schiena, che è ancora più difficile di quella dell’hara.
E’ bene fare questa diagnosi e poi eventualmente paragonarla con altre di altre aree, operando poi con la punta delle dita per la “guarigione”, ovvero per il riequilibrio dei fluidi energetici.
Terminiamo questa prima parte con una nota importante e fondamentale. Queste “noterelle” raccolte qua e là nel web e sui libri, prettamente di tipo culturale ed informativo, non vogliono assolutamente sostituirsi ai consigli ed alle indicazioni dei medici laureati, gli unici preposti come osservatori e curanti e proponenti cure per ogni malattia o sintomatologia.
Nella foto: la posizione dei sette chakra, punti del corpo umano importanti, nelle filosofie curative orientali.
Franco Cortese Notizie in un click



