Fino ad ora la Guardia di Finanza ha scoperto più di 4 miliardi e mezzo di euro di crediti fittizi derivanti da lavori mai effettuati da imprese di costruzioni. Proprio dall’introduzione dei bonus edili, secondo i dati raccolti da Infocamere per #Report, nel settore delle costruzioni ci sono 45mila imprese in più, comprese quelle “riconvertite”, ossia le aziende che hanno cambiato natura passando dall’attività di macelleria o autotrasporto a quella edile.
Siamo andati a vedere come queste imprese lavorano in un settore che ha vissuto un’impennata dei prezzi da quando è stata introdotta questa misura, che finora è costata allo Stato italiano quasi 30 miliardi di euro.
Quanto è valsa in termini di efficientamento energetico questa spesa? Secondo l’ex Presidente dell’ufficio Parlamentare di Bilancio Giuseppe Pisauro, 20 miliardi spesi hanno interessato circa l’1% del patrimonio immobiliare italiano. Una generalizzazione di questo schema direbbe che per arrivare al 100% degli immobili occorrerebbero 2mila miliardi, all’incirca il volume attuale del debito pubblico italiano.
E poi un viaggio a San Severo, in provincia di Foggia, alla ricerca di “mister miliardo”. Grazie al Super Bonus ci sono 41 mila imprese in più. Ora dopo un periodo di vacche grasse è diventato più difficile monetizzare i crediti fiscali e gli imprenditori edili hanno i cassetti fiscali pieni ma non riescono a pagare operai e fornitori e rischiano fallimenti.
