In dotazione alle forze dell’ordine italiane ce ne sono circa 4.500 e si parla di estenderne l’uso alle polizie locali di alcuni Comuni. Nettamente contraria all’ipotesi è l’associazione Antigone, che si batte per i diritti e le garanzie nel sistema penale. “Abbiamo fortemente criticato – dice Gonnella – il fatto che si introducesse questa arma, definita impropriamente non letale.
Invece, come è stato dimostrato sulla base dell’esperienza statunitense, è un’arma potenzialmente letale in base alle condizioni di salute e patologiche della persona colpita dalla scarica elettrica. Non è mortale se la persona colpita sta bene, ma se si hanno problemi cardiologici o neurologici può determinare effetti fatali”.
Secondo l’indagine, il taser è stato efficace solo nel 60% dei casi e, tra il 2015 e il 2017, al suo impiego per 250 volte è seguita una sparatoria. Insomma, sostiene Gonnella, “oltre che pericolosa, quest’arma non è neanche efficace”.


