Impeachment, la farsa democrat contro Trump va avanti

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Con la lettura dei due articoli di impeachment contro Donald Trump da parte di Adm Schiff, il presidente della commissione Intelligence della Camera che è il capo dei 7 procuratori che porteranno avanti l’accusa, è stato avviato ufficialmente il processo. E’ il terzo della storia degli Stati Uniti, per la rimozione del presidente americano. Il realtà il processo vero e proprio inizierà martedì prossimo, mentre ora vi sono solo passaggi procedurali. Dopo la lettura dei due articoli di impeachment – uno per abuso di potere e l’altro per ostruzione al Congresso – c’è il giuramento del giudice capo della Corte Suprema, John Roberts, che presiederà il processo. Subito dopo i 100 senatori, che avranno il ruolo di giuria del processo, giureranno nelle mani di Roberts.
Impeachment, Trump: io lavoro, loro piagnucolano

“Dopo lo storico accordo con la Cina e il nuovo Nafta, i democratici ora leggono i loro vergognosi articoli di impeachment. Lo hanno fabbricato ad arte per fermare Donald Trump dal continuare i suoi successi in nome dell’America”. Così ha twittato la portavoce della Casa Bianca, Stephanie Grisham. “Lui lavora, loro piagnucolano”, ha concluso. Per Donald Trump il processo di impeachment contro di lui al Senato “deve essere molto veloce”. Parlando con i giornalisti, il presidente ha definito ancora una volta “una truffa” il procedimento votato dai democratici contro di lui e “perfetto” il suo comportamento con l’Ucraina. Il presidente ha poi negato di aver mai conosciuto Lev Parnas, l’ex socio di Rudy Giuliani, che afferma che il presidente era completamente al corrente di tutte le pressioni esercitate su Kiev. “Non lo conosco, non ho mai parlato con lui”, ha detto.

Donald Trump è il terzo presidente della storia degli Stati Uniti ad essere sottoposto ad un processo di impeachment per “high Crimes and Misdemeanors”. Gli altri due presidenti sono stati Andrew Johnson 1868 e Bill Clinton nel 1998. Per entrambi il processo si concluse con l’assoluzione. Diversa era la prospettiva per Richard Nixon travolto dallo scandalo Watergate. Si dimise infatti il 9 agosto 1974, prima che la commissione approvare i tre articoli di impeachment, vale a dire i capi di accusa, contro di lui. Per Clinton la commissione Giustizia prima e l’aula della Camera allora controllata dai repubblicani approvò i due articoli di impeachment contro il presidente accusato di aver mentito ad un grand jury sulla sua relazione con Monica Lewinsky.
Regole ferree per i senatori della giuria

Niente cellulari e iPad in aula, non parlare con il senatore seduto accanto durante il processo, rivolgersi sempre al giudice Roberts chiamandolo “Mr Chief Justice”. Ora che è iniziato il processo di impeachment contro Donald Trump, la leadership del Senato ha pubblicato un documento in cui si precisano le regole di decoro a cui i senatori dovranno attenersi. “I senatori dovranno evitare di parlare con il vicino di scranno quando viene presentato il caso”, recita il documento. “Non sarà permesso l’uso di telefoni o altri strumenti elettronici in aula”. Si sottolinea che “per votare durante il procedimento, i senatori dovranno alzarsi e votare dal loro posto”. Inoltre i senatori non potranno leggere durante le udienze materiale non relativo al processo in corso e saranno tenuti ad essere sempre presenti. Ma è l’ordine no smartphone a preoccupare i senatori, che dovranno quindi rimanere seduti in silenzio e scollegati durante il luogo procedimento. “Non avremo i nostri strumenti elettronici, dovremo lasciare iPhon ed iPad all’ingresso”, ha detto il senatore John Cornyn. Le restrizioni interesseranno anche i giornalisti che saranno confinati in una sala stampa al secondo piano del Senato.                                     fonte  https://www.secoloditalia.it