IN ALBANIA CRESCE LA RESIDENZIALITÀ ASSISTITA PER GLI ANZIANI

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Il Ministro della Sanità e della Protezione sociale, onorevole Albana Kociu, ha sottolineato l’aumento della copertura sanitaria a domicilio come uno degli obiettivi principali nel settore del welfare: “Il nostro punto di forza è stato nel potenziamento dei centri sanitari di base, inseparabili dalle case dei cittadini presi in carico”

“Garantire la sostenibilità dei servizi sanitari negli alloggi per anziani”: questo è il tema della conferenza sulla quale il Ministro Kociu è intervenuta ieri, ribadendo che “l’attività sanitaria domiciliare è vitale, necessaria e importante non solo per gli anziani, ma per tutti i disabili che per problemi di deambulazione non possono accedere alle strutture assistenziali” e richiamando l’attenzione sul “lancio avvenuto due settimane delle nuove figure professionali che serviranno questo obiettivo, dagli psicologi agli assistenti sociali ai fisioterapisti”.

“L’operatore socio-sanitario e il caregiver personale sono 2 delle 4 figure professionali che abbiamo individuato e con cui creeremo l’opportunità di raggiungere con più qualità tutti coloro che sono impossibilitati a muoversi dalle proprie case”, ha aggiunto il Ministro sottolineando che “il progetto “Salute per tutti”, finanziato dal Governo svizzero, ha aiutato molti cittadini che non potevano recarsi al centro sanitario di competenza residenziale”.

Sono le rilevazioni statistiche, dietro le quali si evidenziano storie di uomini e donne, a parlare della bontà delle azioni avviate: “Negli ultimi due anni sono stati formati mille professionisti, e tra gennaio a novembre di quest’anno abbiamo effettuato 55.000 visite a domicilio a favore di malati cronici, e solo nel mese di novembre sono state effettuate 22.000 visite a circa 5200 pazienti. Quando si parla di servizio alla Persona, bisogna prendere in considerazione l’offerta dello stesso il più vicino possibile alla residenza dei cittadini presi in carico, e proprio per questo, negli ultimi anni, sono stati realizzati investimenti nel rafforzamento e capillarizzazione degli oltre 400 centri sanitari ricostruiti per migliorare le infrastrutture fisiche nei singoli territori e unità locali”, ha concluso l’onorevole Kociu.

Il consolidamento delle iniziative di residenzialità assistita rappresenta, oltre che un paniere di doverose prestazioni per la popolazione residente, un fattore economico di primo piano per accrescere la capacità attrattiva del sistema Paese Albania nei confronti di quanti scelgono questo territorio d’oltre Adriatico come destinazione turistica e abitativa.