IN ALBANIA IL PROCESSO TELEMATICO PARTE DA UNA DOTE DI 7,5 MILIONI

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L’Unione Europea e l’Ufficio delle Nazioni Unite hanno lanciato oggi ufficialmente l’inedito progetto quadriennale, sostenuto altresì dalla Svezia, denominato “L’UE per la Giustizia: sostegno allo Stato di diritto attraverso la trasformazione digitale”

L’attività ha riunito, nei locali della “Europe House”, rappresentanti del Ministero della Giustizia, della Procura Generale, del Consiglio Superiore della Magistratura, del Centro di Tecnologia dell’Informazione per il Sistema Giustizia, dell’Ambasciata svedese e della Società civile.

Una vera e propria operazione Fiducia nelle istituzioni dello Stato legale che parte da un budget di 7,5 milioni di euro suddivisi sui prossimi quattro anni per affrontare le sfide cruciali del sistema giudiziario albanese, superando definitivamente i processi obsoleti, la gestione frammentata dei casi e l’uso limitato della tecnologia.

Alla cerimonia di apertura sono intervenuti l’Ambasciatore UE Silvio Gonzato, la responsabile dell’ufficio progetti delle Nazioni Unite per Albania e Kosovo Sabine Kania, il Ministro della Giustizia Ulsi Manja, il Procuratore Generale Olsian Cela e l’Ambasciatore svedese Niklas Strom.

L’Ambasciatore Gonzato, ha ricordato che “il progetto UE per la Giustizia Digitale rappresenta un momento chiave nel processo di attuazione della riforma del settore in Albania. Si tratta anche di una richiesta del primo capitolo del gruppo, che determina il ritmo dei negoziati di adesione”.

Sabine Kania ha aggiunto che “con questo intervento miriamo a creare una completa integrazione di sistemi, processi e dati attraverso la digitalizzazione in ambito giudiziario. Questa costituirà la base tecnologica per modernizzare e rafforzare lo Stato di diritto, e soprattutto per costruire una maggiore fiducia nelle Istituzioni legali”.

Il Ministro Manja ha precisato, a nome del Governo Rama, che “la nostra visione è forgiata con la riforma irreversibile della giustizia, fortemente sostenuta dai nostri partner strategici UE e USA, che ci hanno portato oggi a un’altra tappa importante, ossia l’inizio della costruzione della Giustizia digitale”.

Il Procuratore Cela ha puntualizzato che “il mondo è già entrato nell’era interattiva globale, caratterizzata da un rapido sviluppo della tecnologia, quindi la sfida di questo progetto non sarà solo quella di istituire un sistema di gestione efficiente ed efficace, che risponda alle esigenze attuali, ma con ciò si guarda soprattutto al futuro a un lungo periodo di tempo”.

Introducendo un sistema unificato di gestione digitale dei casi per la Procura, e strumenti avanzati di analisi dei dati per supportare un processo decisionale trasparente e obiettivo, EU for Justice rafforzerà il coordinamento e le responsabilità tramite l’interoperabilità piena tra le diverse Istituzioni giudiziarie.

Il progetto “UE per la giustizia digitale”, integrato dalle Nazioni Unite e finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dello strumento di pre-adesione IPA III, con un budget di 7,5 milioni di euro, nel corso dei prossimi 48 mesi creerà un moderno assetto di gestione dei casi per la Procura, aumenterà la capacità del Centro di tecnologia informatica per il sistema giudiziario e innesterà strumenti di “business intelligence” per il procedimento decisionale.

L’Unione Europea è il principale partner di sviluppo dell’Albania, come è stato ricordato dall’onorevole Gonzato, fornendo oltre 100 milioni di euro all’anno in sovvenzioni per sostenere il Popolo albanese e la Società civile e istituzionale ad adottare e attuare riforme politiche, sociali ed economiche chiave per aderire ai valori dell’UE e allinearsi progressivamente all’acquis comunitario.

La missione dell’Ufficio progetti delle Nazioni Unite è invece quella di aiutare le Persone a costruire vite migliori e i Paesi a raggiungere la pace e lo sviluppo tramite la fornitura di infrastrutture e appalti sostenibili.