Il nostro Ambasciatore Fabrizio Bucci: del grande poeta, giornalista e letterato Trilussa amiamo non solo l’arte delle medie aritmetiche ma anche le massime quali “se perseveri e resisti, allora riesci e vinci”
Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo la lettera del nostro Ambasciatore a Tirana, Fabrizio Bucci, al direttore del quotidiano “Dita” Adrian Thano.
La missiva interviene con l’obiettivo di operare una serena puntualizzazione in merito all’articolo intitolato “Commercio estero, come è cambiato con la crisi?”, apparso il 21 luglio scorso.
Di seguito, la lettera di sua eccellenza Bucci.
Caro signor Caporedattore,
La scorsa settimana, leggendo il Suo articolo dal titolo “Commercio estero, come è cambiato con la crisi?”, laddove si dichiarava che la Turchia ha superato l’Italia, ho ricordato la celebre espressione di Trilussa, noto poeta popolare romano dei primi anni del ‘900 (come sapete, sono io stesso di Roma).
Trilussa una volta disse che la statistica è la scienza secondo la quale se io mangio un pollo intero e tu niente, in media ne mangiamo la metà ciascuno.
Con grande umana schiettezza, il poeta della Capitale italiana voleva solo dire che spesso i numeri (ovvero le statistiche) possono esprimere ciò che vogliamo.
Intanto torniamo ai dati ufficiali INSTAT (l’istituto di statistica della Repubblica d’Albania) e proviamo a leggerli oggettivamente.
Secondo queste rilevazioni, l’Italia continua a mantenere il primo posto negli scambi con l’Albania durante i primi mesi del 2022 con un valore di interscambio pari al 31,4% del volume totale, e con un aumento significativo rispetto a un anno fa.
Con un ampio margine, la Turchia è al secondo posto con l’8,4% (un quarto dell’Italia) e la Grecia al terzo con il 6,8%.
Anche nelle voci espressamente citate nell’articolo in oggetto, o in quelle relative alle importazioni in territorio albanese, l’Italia risulta essere il primo fornitore dell’Albania anche nel primo semestre del 2022 con un valore complessivo di 104.079 milioni di leke, circa un quarto di tutte le importazioni albanesi (un euro viene attualmente scambiato a 117 leke, ndr).
Al secondo posto la Turchia, con 55.044 milioni di lek: la metà del valore italiano.
Per quanto riguarda il numero delle imprese estere in Albania, quelle italiane sono 2.553 (Instat_foreign_business), e rappresentano la percentuale più alta di aziende estere operanti nel Paese delle Aquile (42%), seguite con un ampio margine da quelle del Kosovo con 389 (ovvero il 6,5%).
Le realtà imprenditoriali italiane esprimono circa la metà della forza lavoro degli investitori stranieri in Albania (48%) e raggiungono il volume commerciale più elevato (21,2% del totale) rispetto alle aziende di altri Paesi che operano qui.
Pertanto, vorrei assicurare a tutti gli amici albanesi e a tutti i lettori che l’Italia non solo non ha perso terreno ma, al contrario, ne ha guadagnato.
Il nostro Paese è sempre più radicato nella realtà economica albanese e continuerà a esserlo in misura maggiore.
Proprio l’anno scorso abbiamo creato a livello ministeriale un “Comitato Congiunto per gli Investimenti”, all’interno del quale si è svolto un primo incontro a Roma e un secondo incontro a novembre, questa volta a Tirana, con la partecipazione di decine di imprese che provengono dal nostro Paese per nuove opportunità di investimento.
Grazie al lavoro di questo Comitato, sotto la direzione congiunta del Presidente del Consiglio Edi Rama e del Ministro degli Esteri italiano, crescono i progetti di sviluppo made in Italy.
Solo un mese fa la società italiana DUFERCO ha acquistato una centrale idroelettrica nel Paese balcanico con un impegno dell’ordine di diversi milioni di euro.
In conclusione, citando sempre Trilussa: “Se perseveri e resisti, allora riesci e vinci”.
Calorosi saluti.
FABRIZIO BUCCI
Ambasciatore d’Italia a Tirana



