In Calabria il Reddito di Cittadinanza ha restituito speranza a migliaia di persone

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La storia della Calabria è quella di una Regione che per anni è stata amministrata male. Il disagio è evidente e molti giovani sono stati costretti a scappare proprio perché la politica non è stata in grado di dare loro speranze ed opportunità.

E poi c’è la ‘Ndrangheta che spesso si infiltra nelle istituzioni e vanifica anche i tentativi di chi cerca di cambiare le cose.

Oltre ad estirpare tutto questo malaffare, il MoVimento 5 Stelle ha voluto dimostrarsi vicino a chi, in Calabria come in tutta Italia, ha vissuto per troppo tempo sotto la soglia di povertà, stretto in una morsa dalla quale era difficile liberarsi anche a causa dell’alto tasso di disoccupazione.

Il Reddito e la Pensione di Cittadinanza hanno raggiunto proprio queste persone: secondo i dati Inps aggiornati a gennaio 2020 sono oltre 63mila le famiglie che ogni mese in Calabria ricevono, grazie al nostro impegno, un beneficio economico che le sostiene in momenti di forte difficoltà. Magari permette loro di dire qualche sì in più ai loro bambini e di vivere con dignità in un territorio complicato.

Se guardiamo al numero di persone raggiunte da questa misura ci riempie di orgoglio pensare che stiamo aiutando quasi 174mila persone.

La provincia calabrese con il numero maggiore di nuclei beneficiari di Reddito e Pensione di Cittadinanza è quella di Cosenza (22.573) seguita da quella di Reggio Calabria (17.798). L’importo medio mensile percepito dalle famiglie calabresi è in linea con il dato nazionale e sfiora i 495 euro. Sono oltre 26mila le famiglie beneficiarie che hanno minori a carico e oltre 13mila quelle con persone con disabilità.

Il Reddito di Cittadinanza non è una misura assistenziale, soprattutto se si pensa che le risorse che abbiamo destinato ai Centri per l’Impiego permetteranno di rendere questi uffici finalmente efficienti, un presidio fondamentale in aree spesso dimenticate. Questo intervento era ancora più necessario al Sud, dove trovare occupazione può essere più complicato se non si può contare sull’aiuto di strutture dedicate all’orientamento lavorativo e all’incrocio tra domande e offerte di lavoro.

In totale, abbiamo finanziato l’assunzione di 11mila nuovi operatori dei Centri per l’Impiego nei prossimi due anni, compresi i quasi 3mila navigator in tutta Italia. In Calabria i navigator assunti sono 170.
Secondo i dati diffusi da Anpal le politiche attive del lavoro messe a disposizione di chi percepisce il Reddito di Cittadinanza hanno registrato già effetti positivi: su un totale nazionale di 28.763 assunzioni già avvenute in tutta Italia, sono 1.840 le persone che in Calabria hanno trovato un lavoro.

Solo assicurando a queste persone la possibilità di mantenere la loro famiglia e di realizzarsi professionalmente si può sperare di contrastare lo spopolamento della Regione, in particolare delle aree più periferiche, e assicurare a tutti le condizioni indispensabili a costruire la propria vita nei luoghi in cui sono radicati.