In Spagna succede questo

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Il governo Sanchez approva un maxi-decreto di fine anno che, tra le varie cose, ne fa due molto semplici, molto concrete, molto comprensibili a chiunque viva di lavoro o di pensione
Rivaluta le pensioni: quelle minime aumentano del 7%, quelle contributive crescono del 2,7%, seguendo l’inflazione reale.
E il salario minimo resta a 1.184 euro al mese, in attesa di un nuovo accordo che scatterà comunque con effetto retroattivo
Tradotto: se il costo della vita sale, lo Stato non fa finta di niente. Interviene.
In Italia, invece, il governo Meloni ha “rivalutato” le pensioni minime di tre euro al mese.
Una cifra che non copre nemmeno un cappuccino e una brioche, figuriamoci bollette, spesa o farmaci.
In Spagna adeguano salari e pensioni all’inflazione. In Italia spiegano che “non ci sono i soldi”, salvo poi buttarli nei centri in Albania. La differenza non è tecnica, ma politica. Ed è tutta qui.