INFLAZIONE, CODACONS: CON TASSO AL 7,6% MAGGIORE SPESA DA +2.879 EURO A FAMIGLIA

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PREZZI ALIMENTARI ANCORA ALLE STELLE, SPESA PER CIBO +907 EURO ANNUI. CALO E’ EFFETTO OTTICO DOVUTO AD ENERGIA. GOVERNO INTERVENGA SU PREZZI. GENOVA LA CITTA’ CON L’INFLAZIONE PIU’ ALTA (9,5%), A POTENZA LA PIU’ BASSA (5%) 

 

Ancora una volta l’andamento dei beni energetici influenza fortemente il tasso di inflazione che a maggio, secondo le stime definitive dell’Istat, scende al 7,6%. Lo afferma il Codacons, commentando i numeri forniti oggi dall’istituto di statistica.

“L’inflazione scende solo grazie al rallentamento dei beni energetici, con quelli non regolamentati che a maggio frenano dal +26,6% al +20,3% – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Un effetto ottico, dunque, che altera il dato sull’inflazione, dimostrato dall’andamento degli altri comparti: i prezzi degli alimentari rimangono a livelli sostenuti (+11,8%), al pari del carrello della spesa (+11,2%), impattando sulle tasche delle famiglie”.

In base ai calcoli del Codacons, infatti, l’inflazione al 7,6% si traduce in una maggiore spesa su base annua pari a +2.879 per un nucleo con due figli, +2.223 la famiglia “tipo”. Solo per mangiare, un nucleo spende in media 907 euro in più, a parità di consumi.

Fortissime poi le differenze a livello territoriale: tra i comuni con oltre 150mila abitanti, la città che secondo l’Istat registra a maggio l’inflazione più elevata è Genova con un tasso del +9,5% equivalente ad una maggiore spesa annua famiglia di 2.071 euro, considerati i consumi dei nuclei residenti. La provincia con l’inflazione più bassa è Potenza: +5% equivalente ad una maggiore spesa pari a +987 euro a nucleo su base annua – stima il Codacons.

“I numeri dell’Istat non possono rassicurare gli italiani, perché la frenata dell’inflazione è da attribuire unicamente all’effetto ottico dell’energia, mentre per i beni più acquistati dalle famiglie i prezzi continuano a rimanere su livelli preoccupanti” – aggiunge Rienzi – Ci aspettiamo quindi dal Governo un intervento concreto ed efficace sui listini al dettaglio nei settori dove i prezzi crescono di più”.