Con l’impegno a costruire un’agenda economica centrata sulla partecipazione sociale. Cgil, Cils e Uil, convocati dal premier Draghi martedì mattina a Palazzo Chigi, cercheranno un confronto sulle prossime strategie per affrontare la crisi: dal taglio del cuneo fiscale all’aumento dei salari, passando per la riforma del fisco e la tutela dell’occupazione, i temi sul tavolo sono tanti.
“Molte persone in Italia, pur lavorando, non arrivano a fine del mese – ha ripetuto il leader della Cgil, Maurizio Landini, in una recente intervista – questo è un tema preciso, e mi aspetto che s’intervenga in fretta. Noi, come sindacato, abbiamo avanzato già a maggio delle proposte concrete.
C’erano degli extra-profitti da redistribuire, anche se l’esecutivo lo ha fatto solo per il 25%”. E ancora: “Ci sono altre operazioni da fare nell’immediato – ha detto – bisogna ad esempio affrontare il livello di precarietà senza fine del mondo del lavoro italiano. Bisogna poi intervenire anche sul rinnovo dei contratti”.
Parlando a conclusione del comitato esecutivo Cisl di ieri a Roma, Sbarra ha affermato: “Servono misure immediate di sostegno al reddito per le famiglie in difficoltà e per aumentare salari e pensioni”.
Secondo il leader della Cisl, occorre anche “rilanciare gli investimenti pubblici e privati, governare la transizione digitale, ecologica, industriale e riforme strutturali da declinare in un grande accordo che punti alla coesione sociale, alla difesa dell’occupazione, alla ripartenza di consumi, domanda aggregata, produttività, all’innalzamento delle competenze e l’accelerazione degli interventi legati al Pnrr, specialmente nel Mezzogiorno”.


