Il fresco clima autunnale è arrivato all’improvviso, spazzando via letteralmente il caldo torrido, ma la stagione influenzale ormai alle porte si preannuncia calda, anzi caldissima.
Per avere un’idea di quello che ci aspetta, possiamo guardare a ciò che accade nell’emisfero australe dove il virus già circola ampiamente.
“In questi giorni di sbalzi termici così marcati – Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Igiene e medicina preventiva dell’università Statale di Milano – è favorita la diffusione di tutti i virus respiratori e in particolare dei virus simil-influenzali, quindi adenovirus, enterovirus e rinovirus”.
“Oggi abbiamo molti bambini che non sono mai venuti a contatto con il virus influenzale che dunque può circolare in modo più rapido. Il nodo è proprio questo: se più persone si contageranno, a causa di questa maggiore diffusione, il numero di morti e casi gravi potrebbe essere alto tra anziani e fragili. È utile aumentare il tasso di vaccinazione anti influenzale” sostiene l’epidemiologo Gianni Rezza, già dirigente del Ministero della Salute, oggi professore universitario di Igiene al San Raffaele di Milano, ricordando che negli anni della pandemia mascherine e misure di distanziamento hanno frenato il Covid e azzerato di fatto la diffusione dell’influenza.


