Il settore bancario (e in particolare quello USA), protagonista di un prolungato rally da ottobre dell’anno scorso, ha ricevuto una brusca battuta d’arresto sul finire della settimana in scia ai problemi finanziari di SVB Financial Group, una banca commerciale operante in California (in particolare nella Silicon Valley) al servizio di startup e società in rapido sviluppo e crescita nei settori dell’healthcare e della tecnologia
L’allarme è scattato nel momento in cui il gruppo ieri ha annunciato a sorpresa un aumento di capitale da circa 2 mld di dollari per sostenere le sue finanze. Le difficoltà avrebbero origine dalle significative perdite che l’istituto ha sofferto sugli asset (che includono Treasury USA e mortgage-backed securities – MBS/ABS) del proprio portafoglio, perdite a loro volta dovute ai rialzi dei tassi operati dalle banche centrali.
Che l’episodio sia poco rassicurante è confermato dal fatto che diversi fondi di private equity e venture capital hanno iniziato a suggerire alle aziende (startup e società di innovazione ad alto potenziale di sviluppo) presenti nei loro portafogli di investimento (nonché clienti della banca) di ritirare i propri depositi presso l’istituto per dirottarli su altre destinazioni.
Sappiamo bene che le banche, soprattutto negli USA, operano con una certa leva, utilizzando anche i depositi, per investire in attivi. Questo fenomeno rappresenta anche il primo segnale che le politiche monetarie restrittive in atto (con tassi sui massimi pluridecennali), non solo hanno dapprima iniziato ad intaccare piccole e più rischiose nicchie di mercato quali ad esempio le criptovalute, ma ora i danni si stanno allargando alla più consolidata finanza tradizionale. Il restringimento monetario sta iniziando a dispiegarsi sull’economia.
E proprio questo “timore” di un possibile effetto contagio ha trainato venerdì al ribasso tutti i listini mondiali, col settore bancario in testa, comprese le aperture in Asia, mentre le curve governative hanno risposto con violenti cali dei tassi, in una ricerca di asset rifugio tipica di queste fasi. Basti pensare che il rendimento del treasury USA a 2 anni è calato di circa 8 bp, portando il calo complessivo da mercoledì sera a 28 bp, in quello che è un discreto repricing delle prossime mosse Fed.
Quest’ultima si trova ora in una difficile posizione: si trova stretta fra la necessità di dover inasprire la stance monetaria per frenare un’economia in salute e un’inflazione persistente e la consapevolezza che le sue mosse stanno cominciando a causare i primi sintomi di instabilità finanziaria.



