Inps, il sistema pensionistico è sostenibile ma va monitorato

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Il sistema pensionistico va comunque monitorato nei prossimi trent’anni. Tuttavia, non vi sono ragioni per ritenere che lo stesso non sia in grado di garantire le prestazioni cui è preposto”. Lo si legge nella memoria presentata oggi dall’Inps in una audizione in Parlamento sulla transizione demografica.

“Occorre in ogni caso essere vigili – si legge – e mettere in atto politiche pubbliche adeguate ad alleviare l’impatto della transizione demografica in atto sul futuro delle pensioni. L’equilibrio del sistema pensionistico basato su un sistema di finanziamento a ripartizione pura è assicurato, oltre che dal contenimento della spesa pensionistica, anche dalla adeguata consistenza delle entrate contributive dei lavoratori”.

“Dopo trent’anni di riforme volte a contenere la spesa pensionistica, si legge, occorre lavorare per accrescere la base contributiva incrementando il numero dei contribuenti da un lato e assicurando retribuzioni/redditi adeguati ai contribuenti”.

“Al fine di garantire il perdurare dell’equilibrio, spiegano i rappresentanti Inps – occorre mirare ad alimentare il flusso contributivo, rivolgendo quindi l’attenzione alle imprese e, in particolare, ai lavoratori, per incrementarne il numero e migliorare la continuità delle posizioni lavorative. Parimenti, è possibile intervenire sul lato delle uscite senza intervenire ulteriormente sull’innalzamento dei requisiti per il pensionamento”.