Domani, in località territorio comunale di Kavaja, il Presidente dell’Albania onorevole Bajram Begaj procederà all’accoglienza delle autorità dei Capi di Stato e di Governo delle Nazioni dell’area balcanica, in attuazione dell’iniziativa Brdo/Brioni, l’annuale evento multilaterale scaturito nel 2013 da un impegno congiunto dei governi di Croazia e di Slovenia
Nella giornata di lunedì, nella località costiera di Golem, sarà celebrato l’incontro dei leader dei Balcani occidentali, sulla base del motto condiviso “Interessi comuni e impegno comune per un futuro comune: insieme verso l’Unione europea”. Si tratta di un convegno di altissimo livello che mette all’ordine del giorno i temi, le sfide e i settori fondamentali per il cammino di integrazione dei mercati e di adesione ufficiale a Bruxelles

“Oltre alla questione della prospettiva europea dei Paesi dei Balcani occidentali, l’incontro si concentrerà sul rafforzamento della cooperazione regionale”, hanno annunciato gli organizzatori e il Presidente pro tempore dell’iniziativa, onorevole Bajram Begaj, che riceverà a Golem, nel territorio comunale di Kavaja, i propri colleghi e omologhi per approfondire le opportunità e le procedure connesse al Piano di crescita della macro Regione messo a disposizione dalla Commissione di Ursula von der Leyen.
Il processo di Brdo-Brioni è un’iniziativa congiunta sloveno-croata lanciata nel 2013 con l’adesione di Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Kosovo, Macedonia del Nord e Serbia. Il vertice di Durazzo è organizzato dai Presidenti di Slovenia e Croazia, Nataa Pirc Musar e Zoran Milanovic, e presieduto dal Capo di Stato albanese onorevole Bajram Begaj.
È stata confermata la partecipazione del Presidente del Montenegro Jakov Milatovic, dei componenti della Presidenza della Bosnia Erzegovina Zeljka Cvijanovic, Denis Becirovic e Zeljko Komsic, della Presidente della Macedonia del Nord Gordana Siljanovska-Davkova, della Presidente del Kosovo Vjosa Osmani e del Presidente della Serbia Aleksandar Vucic. Al centro delle interlocuzioni sarà, naturalmente, lo strumento finanziario valevole fino al 2027 per un valore di 6 miliardi di euro.
Si prevede che la Macedonia del Nord riceverà oltre 750 milioni di euro dal piano Von der Leyen, il Kosovo 880 milioni, l’Albania 920 milioni, la Serbia oltre 1,5 miliardi di euro, il Montenegro 380 milioni e la Bosnia-Erzegovina circa 900 milioni. È previsto un taglio del 10 per cento in caso di ritardi attuativi.


